Truffa e abuso di fiducia: quegli influencer che promuovono prodotti falsi e dannosi
Arriva in Francia una legge che s’è resa necessaria per evitare abusi sempre dietro l’angolo quando si ha a che fare con molto denaro
Centinaia di influencer francesi accusati di truffa e abuso di fiducia. Per denaro si sono prestati a promuovere prodotti dannosi per la salute, falsi, pratiche vietate. Succede in Francia ma anche in Italia. Una legge adesso ne limiterà il raggio d’azione. Importanti ripercussioni anche da noi.
Uno scandalo ha travolto il mondo del web in Francia. Prodotti finanziari sponsorizzati da carte Pokemon, tombole umanitarie, falsi cosmetici di false marche che però provocano allergie, bolle e cadute di capelli, pratica illegale della medicina, investimenti bufala, e via dicendo fino ad arrivare a una massa di seguaci truffati per milioni di euro. Sul banco degli imputati ci sono alcuni influencer, oltre cento pare. Contro si loro è partita una class action con i legali dello studio Ziegler di Parigi. Un gruppo di avvocati specializzati in truffe bancarie e criptomonete. Gli influencer, con le loro facce carine da imbonitori, hanno truffato i followers. Pende su di loro, tra l’altro, anche l’addebito di “abuso di fiducia”!
Una legge per limitare l’azione degli influencer sui social
Da pochi giorni una legge francese regola l’attività degli influencer, le star dei social network. Personaggi seguiti da milioni di persone, che pendono dai loro video, per decidere gli acquisti da fare. La legge s’è resa necessaria per evitare abusi sempre dietro l’angolo quando si ha a che fare con un giro di molti soldi. Il Parlamento francese l’ha approvata all’unanimità su proposta bipartisan dei deputati Arthur Delaporte, socialista e di Stéphjan Vojetta (Renaissance). Prevede il divieto di promuovere prodotti o pratiche pericolose come la chirurgia estetica o i prodotti che contengono nicotina e fissa una serie di paletti che gli influencer non possono oltrepassare.
In Francia sono 150.000 gli influencer on line
In fin dei conti sono persone qualsiasi, spesso senza una specializzazione o un titolo di studio e possono intervenire su questioni molto delicate come la salute, il benessere, i rapporti sentimentali delle persone che li seguono. Ora rischiano fino a due anni di carcere e 300 mila euro di multa.
Secondo il testo approvato gli influencer sono “persone fisiche o morali che, facendosi pagare, utilizzano la loro notorietà presso il loro pubblico per promuovere on line beni e servizi”.
In Francia sono 150 mila quelli attivi sulle piattaforme digitali dei social network. Il fatto di non avere confini se non quelli linguistici fa di questi personaggi potenziali guru sovranazionali. Bene a fatto la Francia a intervenire ma forse serve un coordinamento tra Stati per far osservare la legge e controllare i siti di queste persone da varie parti interessate. Il caso è stato preso in considerazione dalla legge francese. Per eventuali reati al di fuori della UE, la Francia chiede che gli influencer nominino al più presto un proprio rappresentante legale per l’Europa, al quale poter fare riferimento in caso di violazioni.
Sicuramente la notizia aprirà un dibattito anche nel Parlamento italiano.
L’allarme di possibili truffe è partito per uno studio della Direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi. Si è mosso anche un noto rapper francese, Booba a porre interrogativi su possibili usi distorti dei social da parte di alcuni influencer. Facebook e Instagram, che appartengono alla stessa proprietà, avevano chiuso in via preventiva account molto seguiti e sui quali gravavano sospetti di frodi in corso.
Non possono intervenire per promuovere cure o dispositivi medici
D’ora in avanti non potranno pontificare su tutto. La legge pone loro dei paletti riguardo per esempio a questioni e promozioni di chirurgia estetica o l’astenersi dalle terapie mediche. Non potranno intervenire in favore di promozioni di dispositivi medici. Mi immagino che anche dove sorgesse di nuovo un dibattito sui vaccini, verrebbe impedito loro di prendere decisioni e sposare battaglie sulle quali non hanno la sufficiente preparazione scientifica. Tra le attività vietate c’è la promozione di scommesse sportive, prodotti contenenti nicotina, le scommesse e il gioco d’azzardo. Si pensi anche che i minori possono accedere facilmente ai loro siti. Proibite anche le immagini di promozione per cosmetici realizzate con ritocchi effettuati grazie a filtri digitali, a meno che questa pratica non venga dichiarata esplicitamente.
Ronaldo con 500 milioni di follower è il più seguito nel mondo
Nel mondo gli influencer più conosciuti hanno un seguito spaventoso di follower, al quale non si pensa abitualmente. Sono persone in grado di spostare il mercato o, se volete, che le compagnie e le multinazionali possono utilizzare per spostare settori di mercato. Kylie Jenner con 360 milioni di follower è una delle più popolari al mondo. Vive nel lusso e promuove prodotti di bellezza. Un altro divo del web è Dwayne “The Rock” Johnson, con oltre 300 milioni.
È nato nel 1972, quindi non è giovanissimo ma molti ragazzi lo seguono. È un mito. Uno dei campioni di wrestler professionale ma è anche un attore famoso e le sue pellicole incassano sempre molti soldi, si dice oltre i 10 miliardi di dollari in tutto il mondo. Cristiano Ronaldo, il campione di calcio portoghese, molte volte Pallone d’Oro, ha un seguito di 500 milioni di follower! Arianna Grande, la cantante di origini italiane, conta su 340 milioni di seguaci. Huda Kattan, bellissima influencer, promuove trucchi e cosmetici presso 70 milioni di follower.
Capite bene che si regge tutto sulla fiducia il rapporto tra il personaggio e i suoi fedeli on line. Se sbaglia rischia di far crollare un impero. I suoi guadagni arrivano dalla pubblicità e le aziende sono ben attente a dove investono i loro milioni di dollari. Per questi personaggi una caduta di stile, un’accusa di truffa, uno scandalo significa la fine dei giochi.
In Italia al primo posto c’è Khaby Lame, con 80 milioni
Secondo il sito ossolanews.it gli influencer italiani sarebbero, approssimativamente, oltre 350 mila, per un giro d’affari complessivo di 280 milioni di euro. Un numero che fa paura ma la maggior parte non hanno un grande seguito, vediamo quali sono i più famosi e in quali settori operano le loro influenze. C’è un sito: influenceritalia.it che riporta e tiene aggiornata la classifica dei più importanti personaggi del settore, nel nostro Paese.
Kahbi Lame, cittadino italiano ma nato in Senegal il 9 marzo 2000, è un millennial immigrato che ce l’ha fatta! Dicono che abbia quasi 80 milioni di follower. La sua famiglia emigrò in italia, a Chivasso, quando lui aveva un anno. Ha studiato nelle scuole italiane e in una scuola coranica a Dakar. È musulmano praticante e ha svolto lavori umili prima di diventare un divo di Tik Tok. I suoi video sul social network lo vedevano ballare e guardare videogiochi.
Via via ha conquistato il cuore degli Italiani che seguono questi social e ha accumulato un numero di seguitori incredibile. Nel settembre 2021 ha partecipato al Festival di Venezia come ospite speciale per la proiezione del film francese Lost Illusions. Quest’anno è giudice in Italia’s Got Talent. È vedendo il successo di persone come lui che molti giovani pensano che studiare e lavorare con fatica sia inutile.
Seguono i Ferragnez, Gianluca Vacchi, Valentino, Balotelli e Belen Rodriguez
Tra gli altri influencer più seguiti in Italia c’è la famosa Chiara Ferragni con 29,4 milioni di follower. Deve molto alla moda, che l’ha portata ad aprire un negozio con il suo nome: Chiara Ferragni brand, ma anche perché attraverso Instagram ci rende partecipi delle sue quotidiane avventure familiari con Fedez, cantante rapper, suo marito,con oltre 14 milioni di seguaci.
Gianluca Vacchi, un imprenditore e musicista che ha guadagnato popolarità grazie ai suoi video virali su Instagram, in cui mostra la sua villa lussuosa, yachts, moro, auto di lusso e il suo stile di vita eccentrico. Avvalendosi di ciò che gli permette il patrimonio netto stimato di circa 200 milioni di euro, Vacchi è diventato uno dei personaggi più noti nel mondo dei social media.
Conta con 22,6 milioni di seguaci. L’ex pilota di moto pluridecorato Valentino Rossi, Belen Rodriguez, Mario Balotelli e Michele Morrone, originario di Bitonto, figlio di un operaio edile, morto tra l’altro quando lui aveva 12 anni. Michele ha preso parte a diverse produzioni cinematografiche ma forse la notorietà maggiore l’ha avuta con il personaggio di Massimo Torricelli, un boss mafioso, in un film erotico polacco che s’intitola 365 giorni e distribuito su Netflix. Ha firmato un contratto triennale con la società di produzione per girare altri film per completare la trilogia della serie.
Molti influencer italiani vengono dal mondo del calcio come Ronaldo e Balotelli ma anche come Buffon e Ancelotti, Pirlo ed altri ancora, la cui notorietà è iniziata evidentemente altrove.
È difficile intravedere una o più ragioni per cui si diventa influencer, a parte quella di essere già famosi. Questi personaggi che vengono dallo sport, dal cinema, dalla tv hanno avuto un bel vantaggio su chi invece viene dal più profondo nulla, come nel caso di Khaby. Ma gioca anche essere empatici, veri, genuini. Piacere agli utenti che iniziano a seguirli per simpatia mentre loro grazie ai brand pubblicitari riescono a monetizzare il successo e tradurre i sentimenti di affetto, simpatia e piacere, in moneta sonante.
Come si diventa influncer?
Come sono diventati influencer importanti questi signori? Non credo sia frutto di una pianificazione pensata a tavolino. Hanno cominciato a postare video, foto su qualcosa che li riguardava da vicino, che a loro piaceva: la moda, ballare, gli allenamenti. Se sei un personaggio già famoso qualsiasi cosa del tuo privato può essere un richiamo e diventare virale. Ma se non sei nessuno ci vuole fortuna e tanta capacità di comunicare.
Una nicchia di partenza però ci vuole. Molti si sono messi a commentare le partite della squadra del cuore, i cantanti preferiti, molti filmano i viaggi che fanno e si ripagano i viaggi con la pubblicità che arriva sui video. Non c’è una regola se non quella della passione e della comunicativa.
Ogni video deve essere piacevole da seguire, divertente, non banale, avere una qualità che lo rende unico. Condividere la propria vita in fondo è la cosa più semplice da inventarsi ma qualcosa di te deve rendere quella vita interessante.
Pubblicano i video sui social. In genere Instagram o Youtube o Tik Tok.
Bisognerebbe avere una comunità con cui interagire. Il gruppo di amici o familiari che poi si ingrandisce e iniziano le domande e le risposte, gli scambi che fidelizzano.
Si appoggiamo ad altri influencer, si fanno delle cordate con chi condivide interessi, fedi, passioni, idee e lo si fa anche per raggiungere altro pubblico e farsi conoscere. Quando ci si accorge che il gioco funziona bisogna aumentare i follower. Non comprandoli com’è accaduto. Anche questo è un reato perché il numero dei follower determina il tuo valore di mercato. Quindi stai imbrogliando i pubblicitari.
Poi entra in gioco la personalità. Il salto di qualità può capitare per un qualcosa che fa aumentare di colpo il numero dei seguaci. Un evento, un accadimento, un colpo di fortuna. Come quando Khabi è andato al Festival di Venezia. Ma la condizione fondamentale è essere unici, inimitabili, sinceri. Il pubblico ti ama ma se scopre che lo hai imbrogliato, ti volta le spalle in un attimo.