Truffe ad anziani con scusa del Covid-19. Delinquenti: “Devo eseguire tampone”
Truffe agli anziani durante il Covid-19, l’allerta della Polizia di Stato e i video delle Acli di Roma per mettere in guardia i cittadini
Le truffe agli anziani fanno leva sulla paura del Covid-19. “Si presentano con tesserini e divise di Croce rossa, Protezione civile, aziende sanitarie, impiegati del comune, e si offrono di eseguire il tampone“. Questo è quanto comunica la Polizia di Stato. “In realtà si tratta di truffatori che cercano di introdursi in casa per razziare tutto il denaro e gli oggetti preziosi che trovano“.
Oggetto di questi raggiri sono spesso gli anziani che vivono da soli, e non solo. Inoltre, spesso le persone coinvolte non denunciano per imbarazzo o vergogna. Da qui l’importanza di far percepire alle persone un ambiente che non le giudichi e le sostenga. Per questo motivo le ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani di Roma hanno realizzato delle pillole video anti-truffa con l’aiuto della compagnia teatrale “Punto e Virgola”. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini, anziani e non, a riconoscere gli stratagemmi.
Spesso i malviventi si presentano alla porta come personale socio-sanitario, forze dell’ordine o dipendenti di aziende erogatrici di servizi di pubblica utilità. I tesserini di riconoscimento possono essere costruiti ad hoc oppure falsificati rubandoli dai magazzini degli enti.
Non di solo sciacallaggio vivono i truffatori: a giugno un imprenditore 70enne di Casal Palocco è finito in manette dopo aver usato l’identità di un ignaro anziano residente a Bovalino, in Calabria, per ottenere un prestito pubblico di 2 milioni di euro. Già intascati i primi 822mila.