Truffe agli anziani in aumento, così come la crudeltà dei truffatori
La crudeltà criminale dei truffatori si spinge fino al raggiro sentimentale: finte storie d’amore per rubare i risparmi dei pensionati
Era innamorato di me, voleva sposarmi, poi mi ha derubata.
Le truffe agli anziani, soprattutto a danno delle donne anziane, ai pensionati sono in aumento, così come la crudeltà dei truffatori che tolgono a queste persone i risparmi di una vita e la serenità.
Truffe agli anziani: un fenomeno in aumento
Sono in aumento le truffe agli anziani e spesso sono truffe crudeli perché fanno leva sul sentimento per infrangere la barriera della paura e del sospetto e distruggere con l’inganno la fiducia di queste persone e il rispetto per sé stesse.
Secondo la Polizia postale nel 2021 c’è stato un aumento del 118% dei casi rispetto all’anno prima. Lo riporta il Messaggero del 4 febbraio scorso, in un articolo a firma di Marta Giusti.
Le truffe ci sono sempre state, soprattutto verso i più deboli della società, quegli anziani che vivono dei propri risparmi di una vita e di una misera pensione. Ora però i truffatori sono arrivati ad essere ancora più perfidi, usano il sentimento, fanno leva sulla solitudine, si presentano con toni amicali, poi come innamorati e fanno immaginare un futuro di letizia a chi non aveva più speranze nella vita.
Raggiri anche sentimentali ma per un unico fine: rubarti i soldi
Il New York Times ha dedicato una inchiesta a questo fenomeno che, nei soli Stati Uniti d’America, frutta 139 milioni di dollari l’anno, sottratti a persone over 60. Ma anche il nostro Paese ne è colpito. Rispetto a prima è più facile avvicinare le vittime grazie ai social network. Sarà capitato anche a voi.
Arriva un messaggio di uno sconosciuto o sconosciuta, un saluto innocente: “Ciao come stai?” oppure un complimento alla tua immagine del profilo, alla tua personalità, così come emerge dai tuoi post sul sociale, da quello che dici, dalle foto che pubblichi. Ogni volta che sveli un po’ di te, c’è chi prende appunti, valuta, seleziona. C’è chi lo fa per venderti prodotti tramite le pubblicità che ormai affollano i vari siti e gli stessi articoli, c’è chi lo fa per sottrarti denaro. La risposta sarebbe facile: elimina tutti questi messaggi, non credere a chi non conosci. Lo so è un brutto messaggio ma la tua fiducia riservala per chi ti ha dimostrato correttezza e vera amicizia. Non sui social network. Non sono ambienti di cui fidarsi. Ormai dire alla gente di cancellarsi non ha senso. Qualcuno lo fa ma poi ci ricasca. È un meccanismo troppo coinvolgente e comodo, chattare, dialogare, lasciarsi cadere nel confronto o nel pettegolezzo.
Allora bisogna spiegare agli utenti che non ci si può fidare degli sconosciuti, come fossimo bambini!
L’arte del raggiro fa presa sulle debolezze umane, vale anche per le truffe agli anziani
I truffatori sono dei professionisti. Hanno indubbie capacità di convincere gli altri, di carpire la loro buona fede. Le vittime preferite sono le donne anziane che vivono da sole. Una persona gentile, amabile, di bell’aspetto, le seduce facilmente. Ma anche gli uomini hanno molte debolezze. Quelle del fascino femminile per esempio. Si dà a ciascuno quel che cerca: amore, compagnia, amicizia, …
Secondo i dati in possesso alla Polizia queste truffe, in media, riescono a sottrare tra le 7 e le 100 mila euro a persona. Sul Corriere della Sera del 26 marzo, Rinaldo Frignani racconta la storia esemplare di Larry Brooks, il finto ufficiale americano che agganciava le signore attempate, facendole innamorare per poi derubarle dei loro averi. Una specie di “Ufficiale Gentiluomo” alla Richard Geere, forte del fascino del corpo dei marines, lusingava le sue prede, le chiamava spesso, scriveva e conversava son loro per intere settimane. C’è dietro comunque un lavoro notevole per scardinare il legittimo sospetto della vittima e farla crollare. Il ladro conosce i caratteri e i punti deboli delle vittime. Agisce secondo un piano prestabilito che fa cadere ad una a una le resistenze femminili. La dichiarazione d’amore e la richiesta di matrimonio di solito sono l’ultimo muro, crollato il quale si passa alle richieste di denaro.
C’è sempre una situazione drammatica a monte, qualcosa che non si voleva dichiarare per orgoglio o per timidezza. Un disastro economico, un fallimento, un parente malato, un figlio in difficoltà, gravemente malato, per cui il truffatore ha bisogno di soldi. Tanti e subito. Ma è un tentativo. Se vede che non funziona le pretese si abbassano. Si cerca di capire qual è la cifra accettabile. Nel caso raccontato dal New York Times la prima richiesta fu di 600 dollari per pagare la retta del College al figlio. Poi è passato a chiederne 20.000 e lì la fiducia è cominciata a crollare.
Gli anziani soli e indipendenti sono le prede migliori
In ogni storia d’amore si passa prima o poi a una richiesta di denaro. È la vita, non si sfugge. I problemi sono dietro l’angolo. Chi non ne ha. E se non è la persona che ami ad aiutarti chi dovrebbe farlo? Su questo semplice principio di aiuto reciproco si basa la tattica e la strategia del truffatore. Una signora di 60 anni, vedova, o divorziata, non pensa intimamente che la propria vita sia finita. I figli sono altrove. Le amiche vanno e vengono e spesso deludono. La solitudine affettiva non si confà al nostro animo. Così il truffatore, con pazienza, entra nella vita della vittima, la seduce, l’ammalia e le sottrae volta per volta un po’ dei risparmi, dei fondi dell’assicurazione del defunto marito, la pensione, il reddito della previdenza sociale, lasciando la signora sul lastrico.
Diventa significativo tuttavia che la perdita che fa più male non sia tanto quella economica, quanto “quella di aver perso l’amore e la famiglia che si pensava di costruire.” Una delusione cocente che ti fa perdere l’autostima, frustra la propria autoconsiderazione, la propria immagine., distrugge le residue speranze e potrebbe portare anche a conseguenze drammatiche per chi ci cade.
“Ho visto anziani ipotecare le loro case, prendere in prestito grandi somme di denaro dai loro vicini, svuotare i loro conti pensionistici”, ha detto Michael Delaney, un avvocato di Chicago specializzato in truffe. Il motivo per cui capita più agli anziani che ai giovani è evidente, i primi sono più fragili sentimentalmente e hanno più soldi. Peaches Stergo, una donna accusata di frode telematica, ha sottratto circa 2,8 milioni di dollari a un uomo di 87 anni di Manhattan che aveva conosciuto su un sito web di incontri. I procuratori federali hanno detto che ha usato parte del denaro per pagare un appartamento in Florida, camere al Ritz Carlton, lingotti d’oro, una Corvette, orologi e vestiti di lusso!
Fittizie storie d’amore sono il preludio alle truffe agli anziani
Il caso di Larry Brooks, di cui parlava il Corriere della Sera, ha coinvolto una signora della provincia romana, di quasi 70 anni, rimasta in balia del truffatore per circa 6 mesi. Era solo l’ultima di 31 vittime del finto ufficiale americano. Tutto era iniziato con una richiesta di contatto da parte di un uomo di bell’aspetto su Facebook. “Perché non accettare? Aveva la faccia simpatica… Abbiamo chattato per dei giorni, grazie al traduttore automatico. Diceva che era in Siria, dolo, vedovo, con due figli. Uno era morto e l’altro studente in un College. Sapeva come colpirmi. Mi diceva che era innamorato di me. Insomma a un certo punto mi ha proposto di continuare via mail. E il suo profilo Facebook è sparito”.
Queste esperienze raccontate in prima persona sono fondamentali per saper riconoscere queste strategie. Si ripetono sempre uguali. Bisogna riconoscerle per avere la forza di saperle interrompere in tempo, prima della richiesta dei soldi almeno. Se non proprio al primo Ciao. Alla domanda se non si fosse insospettita per le richieste continue di versamenti in dollari, poche centinaia, che però si facevano sempre più insistenti e care, la signora candidamente ha risposto: “Si mi ero insospettita, tante volte. Ma che vuole: era bello… Ogni mattina mi mandava il buongiorno, ogni sera la buona notte. Voleva sposarmi. Ero molto presa anche se qualcosa mi infastidiva e anche parecchio.”
Il gioco si interrompe nel tentativo estremo di sottrarre alla vittima ben 20.000 dollari in un sol colpo. Servivano per pagare un volo privato dalla Siria. I voli militari non erano disponibili per motivi di guerra. Quei soldi erano stati accantonati per altri scopi dalla signora. Ma un giorno arrivò addirittura una mail del figlio, mai conosciuto prima, che la chiamava “mamma” e una lettera di un avvocato che insisteva per avere i 20.000 dollari per pagare il volo dalla Siria. Fu un errore. La corda si era spezzata. Con l’aiuto di un’amica, la nostra signora comprese che l’amore non c’entrava niente e andò dalla polizia.
La fantasia incredibile dei truffatori
Su Consumatori.it sono state raccolte una decina di truffe tra le più frequenti. Sono le più classiche e non necessariamente fanno leva sull’amore ma sui sentimenti si. In genere i truffatori sono persone eleganti, fini, rassicuranti. Si possono presentare in coppia, proprio per non essere assimilati alle truffe d’amore, parlano molto allo scopo di confondere la vittima. Affermano di essere lì per via del figlio, che si trova in difficoltà, ha bisogno di soldi subito, per uscire da una situazione difficile, un fermo di polizia, un usuraio, un debito non pagato.
Possono chiamare al telefono, proponendovi una appuntamento per telefono. Occorre sapere che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Conversare con persone sconosciute può servire a carpire dati sensibili e informazioni utili. Spesso la truffa funziona con una telefonata di un finto avvocato. Serve una somma urgente per vostro zio o vostra figlia in difficoltà. Verrà una persona a prelevarlo a casa. Oppure che vi accompagnerà al bancomat per riscuoterlo dalle vostre mani. È evidente che è un raggiro. Chiedete aiuto a un figlio vero, ad un amico fidato.
Possono presentarsi in tuta da lavoro, in uniforme, con l’abito talare, fermare il malcapitato per strada e accompagnarlo a casa amichevolmente, dove la rapina avrà luogo. Oppure stanno consegnando un pacco diretto al figlio, a fronte di un compenso da pagare. Merce ordinata da lui e che è deperibile o deve essere pagata con urgenza.
Le visite a domicilio da parte di finti emissari delle aziende di luce, gas o telefoni, sono un classico. Si preannunciano con avvisi sul telefono o condominiali. La logica vuole che non si faccia entrare nessuno in casa, senza averne verificato la identità. Ma l’anziano è colto di sorpresa e sempre con un problema di urgenza.
Ora poi non è neanche necessario entrare più in casa delle vittime. Con internet la truffa si fa on line. Sfruttando i dati sensibili pubblicati sui propri profili. Dove si vive, se si ha figli, quali sono le proprie amicizie, le occupazioni passate e gli hobbies attuali. Spesso arrivano le lettere da parte di finte banche. Non ricordiamo bene il nome della nostra, o delle nostre, chissà. Potrebbe essere vero. Nel momento in cui si va a verificare, cliccando sul sito fraudolento, si è caduti nella rete. I nostri dati sensibili sono in mano al truffatore. Un tempo c’erano le vecchie catene di sant’Antonio e gli appelli di aiuto di sconosciuti che scrivono da paesi asiatici o africani. Tutte cose superate dall’informatica.
Truffe agli anziani: attenzione a quella dello specchietto
Guidate la vostra automobile nel traffico. Già vi trovate in una situazione di confusione. Sentite un rumore sulla fiancata dell’auto e non vi rendete conto. Un altro automobilista vi ferma e vi fa accostare. Vi fa credere che la vostra auto gli abbia scassato lo specchietto laterale. Vi chiederà di verificare il danno insieme e di fare una constatazione amichevole. Il danno ovviamente c’è anche se è precedente e non attribuibile alla persona fermata. Il tutto si può risolvere senza denuncia. Con il pagamento del valore del danno. La cifra si contratta, fino al massimo della disponibilità della vittima. I truffatori sono molto abili in questo, hanno grande intuito e capacità di eloquio. Potrebbe saltare fuori anche un testimone che confermi l’accaduto. Il che convince la vittima che ci sarebbe il rischio di una denuncia, per cui meglio pagare subito. Il gioco è fatto.