Truffe online con app di incontri: ecco i trucchi per evitarle
Un raggiro da oltre 500 milioni di dollari solo nel 2021. I più colpiti sono gli anziani. Ecco come riconoscere e cosa fare in caso di raggiro
Con l’avvento della tecnologia è cambiato anche il modo di intendere le relazioni. Tinder, OkCupid, Boo, Bumble, Facebook Dating. Sono i nomi di alcune app di incontri che stanno spopolando negli ultimi anni. Un ‘offerta in continua ascesa che comporta anche il relativo incremento di utenti che decidono di affidare al web e alle chat le sorti della propria vita sentimentale. Ma il rischio truffe online è sempre dietro l’angolo.
Le truffe romantiche
Infatti, secondo alcuni dati della Federal Trade Commission, un’agenzia americana che tutela i consumatori, pare che quelle stesse app siano ormai foriere di effetti degenerativi spesso al di sopra di ogni controllo. C’è chi le definisce truffe romantiche. Sta di fatto che costituiscono un giro d’affari per la criminalità pari a 1,3 miliardi di dollari.
Come funzionano le truffe
Il primo passo di solito è un like o un cuoricino che “reagisce” a un post sui social. Il corteggiamento solitamente prosegue con una serie di messaggi e chiacchierate che continuano per un determinato lasso di tempo. Ecco quindi l’innamoramento, basato sulla convinzione di aver costruito una relazione concreta e veritiera. E poco importa se si tratta di una relazione costruita a distanza, forgiata su dinamiche online. Il coinvolgimento è forte e spesso è in grado di sopportare momenti di difficoltà dell’altra persona che, spesso, sembra non superare mai l’asperità emotiva.
Ecco racccontato il modo più comune per rimanere intrappolati in una relazione finta, con truffe sapientemente ordite con pazienza e costanza, in grado di svuotare conti in banca. Il fenomeno è comunemente chiamato catfishing. E poco importa se sentiamo dire “A me non potrebbe mai capitare!”. Il fenomeno c’è e ogni anno miete sempre più vittime. Solo nel 2021, la pratica è costata cara a oltre 300 vittime. Si calcolano però i dati relativi alle sole persone che hanno sporto denuncia. E’ però verosimile ci possano esser state ulteriori raggirati rimasti nell’anonimato., probabilmente schiacciati da vergogna e umiliazione.
Una nuova frontiera del crimine
E’ questa dunque la nuova frontiera del crimine, che sfrutta soprattutto le nuove modalità introdotte dopo il periodo della pandemia. Le app di incontri virtuali sono ormai di dominio pubblico e spesso e volentieri sostituiscono gli incontri in presenza. Il meccanismo sfrutta la forte necessità e urgenza di sostegno, amore, complicità, ormai sempre più desueti in un mondo che consuma tutto e subito, soprattutto in ambito emotivo e sentimentale.
La dinamica, sordida e sinistra, si insinua attraverso le sempre più fragili emozioni che caratterizzano ciascuno di noi. I millennials intanto, stanno abbandonando le pratiche d’uso quotidiano sino a qualche anno fa. La vita ormai non avviene più per strada, de visu, dal vivo. Tutto è ormai consumato sul web. Un luogo dove la truffa, il raggiro, diviene a portata di click.
Cosa si rischia e chi controlla il reato di truffa
Si ricorda che il reato di truffa, perpetrato nei confronti di chiunque, tramite artifizi o raggiri, procurando danno è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.
In particolare, la Polizia Postale è attualmente l’organismo più idoneo a risolvere questo genere di problemi, in quanto specializzato in reati informatici.
Come riconoscere i truffatori
Può aiutare certamente dare un’occhiata agli account sui social media. Il nostro interlocutore possiede un profilo Facebook, Instagram o Linkedin? Quali sono i contatti che interagiscono con lui/lei? Quali informazioni riusciamo a captare dalla loro biografia?
E’ utile verificare anche le caratteristiche delle foto profilo. Se appaiono troppo belle per essere vere, probabilmente non lo sono. Altro dettaglio che potrebbe destare sospetti è il rinvio di un appuntamento per troppe volte. Evidentemente, in quel caso potrebbe essere sinonimo di un campanello d’allarme da non sottovalutare.
E’ inoltre importante tenere a mente che l’eccessiva premura potrebbe essere sintomo di falsa identità. Soprattutto se risulta il preludio per richieste di danaro.