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Truffe romantiche: smantellata banda di truffatori

Le indagini hanno rivelato un giro di soldi impressionante: oltre un milione di euro transitato sui conti correnti del gruppo criminale in un solo anno

Polizia Postale, stemma sul braccio e schermi computer sullo sfondo

In una clamorosa operazione congiunta tra la Polizia di Stato di Savona e Genova, sotto la regia del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica di Roma, sono state eseguite sette perquisizioni nei confronti di altrettanti indagati per truffa e riciclaggio. L’indagine è scaturita dalla denuncia di una donna ligure, vittima di una delle sempre più diffuse “truffe romantiche”.

Giovani francesi all’estero per lavoro

Gli investigatori di Savona e Genova, in collaborazione con i Centri Operativi di Bologna, Roma e Firenze, e le Sezioni Operative di Modena e Viterbo, hanno svelato le modalità con cui il gruppo criminale agiva: utilizzando profili social falsi. Gli indagati si spacciavano per affascinanti giovani francesi residenti all’estero per lavoro, instaurando rapporti sentimentali con le vittime. Una volta guadagnata la fiducia della donna, cominciavano a chiedere denaro con varie scuse, che si facevano via via più frequenti.

Quando la vittima ha smesso di pagare, il tono è cambiato: sono partite le minacce di diffondere foto intime online. La donna, disperata, ha trovato il coraggio di denunciare tutto alla Polizia Postale di Savona.

Le indagini hanno rivelato un giro di soldi impressionante: oltre un milione di euro transitato sui conti correnti del gruppo criminale in un solo anno. Il denaro veniva poi trasferito e monetizzato in paesi come Costa d’Avorio, Etiopia, Burkina Faso, e in alcuni stati europei come Francia, Belgio, Austria e Cipro.

Durante le perquisizioni, sono state trovate numerose carte di debito prepagate e carte di credito utilizzate per gestire i proventi illeciti. I dispositivi sequestrati agli indagati stanno fornendo ulteriori elementi utili per le indagini, attualmente sotto esame della Procura.

La fase delle indagini preliminari è ancora in corso e, come prevede la legge, tutti gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva. Tuttavia, la rete di truffatori sembra aver ricevuto un duro colpo, grazie al lavoro impeccabile degli investigatori della Polizia Postale.