Tutti in piazza contro Ignazio Marino
Alfio Marchini promette battaglia: “L’unica soluzione è la piazza, pacifica ma determinata”
I problemi di Roma non accennano a diminuire, e ce lo dimostra la cronaca quotidiana: non solo un’emergenza rifiuti ancora da risolvere, ma anche, e soprattutto, scarsa sicurezza. L’ultimo grave episodio, in ordine cronologico, quello di Corcolle, che ha visto il bus 042 assaltato da una trentina di extracomunitari, intorno alle 19.30.
“Sta montando una marea, ma il sindaco e la sua maggioranza sono troppo occupati a litigare per poltrone e strapuntini per accorgersene” – dichiara con toni duri Alfio Marchini in occasione di un’intervista radiofonica, puntando il dito contro il modus operandi del sindaco che dovrebbe rendersi conto – “che un centro storico auspicabilmente bello e libero da camion e bar e bancarelle non sarà mai un’isola felice se prima non ci si concentra con lo stesso vigore a risolvere i problemi delle periferie di Roma. A meno che non sogni, dopo aver messo il pedaggio per chi vuole arrivare in città, anche milizie armate e posti di blocco che selezionino chi sarà degno di accedere”.
Non ci va quindi leggero l’ex candidato sindaco, che promette battaglia al primo cittadino: “Dobbiamo costruire una comunità solidale e sicura, non un set cinematografico per attrarre turisti e sceicchi arabi. Questi, insieme a proposte puntuali su come salvare Roma da questo scempio, saranno i contenuti sui quali raccoglieremo in piazza i romani”.
Secondo Alfio Marchini, infatti, è questa “l’unica strada rimasta per salvare Roma da questo scempio”, ovvero “la piazza, pacifica, propositiva ma determinata”, anticipando così la sua intenzione di promuovere una manifestazione che coinvolga tutti i romani per riportare al centro del governo della città le reali priorità di Roma.
“Ormai, dopo un anno e mezzo di consiliatura – incalza Marchini – appare chiaro che non solo non c'è visione una direzione di marcia, ma che gli interventi finora attuati non tengono conto dei reali problemi dei cittadini”. E lo dimostrano, come dicevamo, gli ultimi fatti di cronaca. Non solo sporcizia, degrado, insicurezza e vandalismo. Ma anche “Riccardo Muti che abbandona il suo incarico all'Opera di Roma; autobus bloccati per una selvaggia caccia all'uomo e un’autista donna aggredita e minacciata; periferie in subbuglio e gonfie di rabbia per senso di abbandono e insicurezza che possono degenerare in qualsiasi momento; regolamenti di conti stile Chicago anni Trenta; esercizi commerciali che chiudono senza speranza; campi nomadi come enclave dove vigili e forze dell'ordine non si avventurano; tasse e tariffe alle stelle per non parlare di un trasporto pubblico abbandonato a se stesso senza un progetto di rilancio”.