Ucraina, crimini di guerra: soldati russi stuprano e uccidono le donne ucraine
Le periferie ucraine diventano il teatro delle violenze sessuali. Nella nostra intervista Marco Guidi ci spiega lo scenario
Arrivano notizie sempre più drammatiche dal fronte ucraino. Dopo l’intervento di quattro parlamentari ucraine (Vasylenko, Olena Khomenko, Maria Mezentseva e Alona Shkrum) a Londra, si è venuta a conoscenza di ulteriori atrocità nella guerra russa-ucraina.
Infatti, la capitale Kiev ha denunciato il fatto che i militari russi “stanno aggredendo, stuprando e anche impiccando donne che non riescono a fuggire dalla loro brutale invasione. Alcune, per la disperazione, vengono spinte al suicidio“.
Crimini di guerra: donne ucraine violentate e uccise
Le periferie di Bucha e Irpin sarebbero diventate il teatro delle violenze sessuali. “Gran parte di loro sono state assassinate dopo essere state stuprate oppure si sono tolte la vita. Il problema principale è che le vittime e le famiglie non hanno la forza e la capacità di farsi avanti e denunciare. Alcune donne stuprate sono anche state impiccate. E questi sono fatti che stiamo raccogliendo come prove di crimini di guerra”
Come sottolinea in una nostra intervista il giornalista esperto di politica estera Marco Guidi questo scenario non è per nulla una novità.
“Purtroppo le violenze sessuali sono una cosa molto comune dall’arma rossa“. E’ bene ricordare che “a metà tra gli anni 44′ e il 46′ nelle zone occupate dai russi in Germania ci furono sono stati denunciati 18milioni di stupri. I russi abitualmente violentavano le donne tedesche da anni dai 12 ai 70 anni“.
Questo era un gesto quasi di rivincita sui tedeschi dopo l’occupazione in Russia. Tuttavia, “lo stesso comando sovietico fece un’ordine che puniva gli stupri, ma soltanto dopo 6-7 mesi di questi“.
“Non mi stupisce affatto che l’armata russa si comporti come l’armata rossa. Questo è il solito metodo russo che consiste in deportazioni, umiliazioni, omicidi e stupri“. Inoltre, c’è da sottolineare anche che con l’intervento dei ceceni il fatto che le donne vengano anche uccise “è purtroppo una normalità“. Infatti, “i ceceni sono conosciuti per non aver mai concesso nelle guerre una tregua al nemico. Il nemico va eliminato comprese le donne“.
“Il fatto che non ci sia una tregua è un segnale molto brutto“, conclude Guidi.
Sindaco ucraino di Brovary denuncia violenza russa sulle donne
Anche il sindaco ucraino Ihor Sapozhko della città di Brovary, situata a 20 km da Kiev ha denunciato le violenze dei soldati russi sulle donne ucraine. Una testimonianza raccolta dal Corriere della Sera.
“I soldati russi violentano le donne ucraine. Sappiamo che avviene, lo raccontano sottovoce tanti tra coloro che scappano dalle zone occupate. È un problema grave, ancora non capiamo quanto sia diffuso. Ma siamo già a conoscenza di casi specifici“, afferma il primo cittadino.
Una delle testimonianze che vengono raccontate riguarda una giovane donna di nome Maryna che dopo aver visto uccidere a sangue freddo sui marito e stata violentata dai soldati russi.
“L’hanno trovata nuda e confusa vicino al figlio piccolo. Ma ancora non siamo riusciti a portarla in salvo“.
Tuttavia, attualmente “non abbiamo evidenze mediche perché i testimoni diretti e le vittime sono chiusi nelle zone occupate dall’esercito russo in avanzata. Tanti uccisi vengono seppelliti tra le case in tombe di fortuna“, sottolinea il medico ucraino Volodymyr Adriiets.