Ucraina, Operazione Militare Speciale. Nuove guerre, dal corpo a corpo al Web
Dalla guerriglia alle bombe dal cielo: la guerra di Putin è una mistura di tutte le tipologie di azione di un conflitto
Domenica 3 Aprile 2022 abbiamo capito che cosa Putin intendesse con Operazione Militare Speciale (un modo meno terrorizzante per dire Orrore, Morte, Strage). E quasi abbiamo rimpianto che non si trattasse di una guerra secondo la visione dello stesso Putin.
Operazione Militare Speciale in Ucraina
In realtà, il nuovo format che vede come regista e protagonista il nuovo Zar “sovietico”, è stato già mandato precedentemente in onda in diverse aree del globo a noi più remote (e non solo dalla Russia) sperimentandone effetti e variabili.
Questa nuova logica di conflitto si sta manifestando in Ucraina sotto gli occhi attoniti del mondo occidentale e di una Unione Europea che appare spaesata e senza contromisure efficaci e collaudate. Così ci rendiamo conto che il concetto di Sicurezza degli Stati dovrà essere radicalmente rivisto.
Storicamente, il concetto di Sicurezza Internazionale è stato per lungo tempo associato alla difesa da minacce di natura militare tendenti alla violazione della sovranità e del territorio degli stati.
Vecchio e nuovo concetto di sicurezza internazionale
Tale riduttiva associazione, con l’inizio della Guerra Fredda è stata sostituita da concetti di sicurezza multidimensionali e più sofisticati. Tuttavia pur sempre volti a studiare le condizioni che rendono più probabile il ricorso all’uso della forza e le politiche più adatte per prepararsi ad una guerra o prevenirla.
Le teorie tradizionali sulla sicurezza e la deterrenza hanno rappresentato i cardini delle politiche di difesa degli Stati durante l’epoca della Guerra Fredda. Tale fase infatti che ha visto una massiccia corsa agli armamenti e l’origine di un ciclo vizioso per cui ogni Stato che cerca di incrementare la propria sicurezza va di fatto ad accrescere l’insicurezza degli altri Stati.
L’equilibrio generato da una minaccia
Da qui l’equilibrio pacificatore dettato dalla minaccia nucleare, come estrema ratio teoricamente inapplicabile di un utilizzo a nessuno conveniente degli ordigni atomici. Tale equilibrio interstatale, visto il “fulgido esempio” degli ordigni sganciati su Iroshima e Nagasaki, ha fatto si che dal 1945 ad oggi, quasi tutti i conflitti armati verificatisi nel globo sono stati per risolvere questioni “interne”. Questo aspetto, non ha però evitato la nascita di nuove e comunque gravi problematiche a scapito degli altri Stati solo apparentemente non coinvolti.
Nuove guerre o guerre del terzo tipo
Stiamo parlando delle cosiddette “guerre del terzo tipo” o “nuove guerre”, piuttosto note sia ai membri UE che alla Nato oltre che allo stesso Putin. Se non altro per averle essi stessi attivate, soprattutto negli anni successivi alla caduta del muro di Berlino.
Queste tipologie di conflitti, oltre ad essere prevalentemente interni, di natura etnica e/o religiosa, non hanno una crisi iniziale né dichiarazioni di guerra. Hanno una durata lunga e non ben definibile, mirano al controllo ideologico e delle risorse più che territoriale.
I combattenti non sono sempre necessariamente costituiti da forze armate organizzate, bensì gruppi, difficilmente identificabili sia da una parte che dall’altra. Truppe regolari e irregolari, cellule armate di vario tipo, signori della guerra, mercenari, comunque entità che non necessariamente rispondono direttamente ad un’autorità centrale, entità spesso transnazionali e che si finanziano ricorrendo a qualsiasi attività, solitamente illecita.
La strategia prevalentemente usata è quella del terrore con il coinvolgimento programmato dei civili, non più volontariamente distinti dai militari. Essi diventano un vero e proprio target anche per le truppe regolari di un esercito governativo.
Guerre “miste”, dal corpo a corpo alla comunicazione sul Web
Vista la “storicità” delle nuove guerre, appare imbarazzante l’impreparazione manifestata dall’Unione Europea. Anche con ogni probabilità, quella promossa da Putin, verrà classificata come guerra del quarto tipo, alias “operazione militare speciale”, in cui vediamo una satanica mistura di tutte le tipologie di azione di un conflitto.
Non a caso, i report dei pochissimi cronisti sul fronte, alternativamente ci parlano di 1° guerra mondiale ( utilizzo di trincee e corpo a corpo ). Ma anche di 2° guerra mondiale ( attacchi missilistici con ordigni di scarsa precisione, bombe a grappolo, rappresaglie sulla popolazione civile, utilizzo di sabotatori etc).
Per non parlare delle azioni terroristiche su ospedali, scuole, simboli sociali etc . Esecuzioni punitive di massa tipiche del fanatismo dell’ISIS. Il tutto condito da una propaganda fin troppo marchiana ed un utilizzo spropositato della disinformazione. Per fare “bingo”, manca soltanto l’utilizzo di armi chimiche e di qualche testata nucleare.
Tutto questo mentre ci stiamo ancora scaldando con il gas russo. Risorsa comprata a caro prezzo nel supermarket della morte, ancora in fila alla cassa del Cremlino insieme a qualche altro “affezionato cliente”.
Risultato: 1 miliardo di aiuti economici all’Ucraina contro i 35 miliardi versati nelle casse assetate di dominio della Federazione Russa!