Ucraina, se sembra proprio che gli Usa non vogliano la pace…
Il consigliere della Casa Bianca Kirby ordina a Kiev (che esegue) di respingere a priori qualsiasi piano cinese per un cessate il fuoco: a che gioco stanno giocando Oltreoceano?
A qualunque gioco geopolitico stiano giocando Oltreoceano, sembra proprio che non contempli (necessariamente) la fine della guerra in Ucraina. Questo almeno traspare dalla recente dichiarazione di un importante consigliere della Casa Bianca, che tutti i media hanno riportato senza che nessuno, apparentemente, ne cogliesse la gravità. E che suona tanto come una “voce dal sen fuggita” che ha svelato preoccupanti altarini.
Il diktat della Casa Bianca
Se la Cina lancerà un appello per un cessate il fuoco, Kiev dovrebbe respingerlo, «cosa che faremo anche noi». Così parlò (alla CNN) John Kirby, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale a stelle e strisce. Il quale, come riporta TGCom24, ha sfoggiato il suo “gentile imperativo” alla vigilia dell’incontro moscovita tra i Presidenti russo, Vladimir Putin, e cinese, Xi Jinping.
Diktat, fatto, naturalmente, con la giustificazione che la pre-condizione per attuare un piano di pace è «la resa o il ritiro delle forze di occupazione russe». Come ha ribadito – scrive l’ANSA – Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio Nazionale per la Sicurezza e la Difesa di Kiev. Aggiungendo, come riferisce Il Giornale, che qualsiasi proposta dev’essere finalizzata a «ripristinare la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale» dell’ex Repubblica sovietica.
Gli Usa vogliono davvero la pace in Ucraina?
Al netto della motivazione più sensata (e non è che ci volesse molto), resta piuttosto imbarazzante l’atteggiamento degli Usa. Sia perché danno l’idea di trattare l’Ucraina come uno Stato vassallo, sia – soprattutto – per quella che appare un’opposizione aprioristica a qualsiasi iniziativa di Pechino. Che lo stesso Kirby ha accusato come rileva l’Adnkronos, di non avere «una posizione imparziale», come se invece Washington fosse equidistante tra i due belligeranti.
Una simile chiusura preconcetta porta inevitabilmente a domandarsi (di nuovo) se l’America voglia davvero la pace, e quali siano le sue ragioni e i suoi autentici obiettivi. Anche considerando che vari analisti ritengono che la guerra sia in realtà combattuta per procura dagli Stati Uniti (assieme agli utili idioti della NATO) contro la Russia. Per non parlare di quella che avevamo definito “Biden connection”, i traffici opachi di Sleepy Joe e famiglia proprio all’ombra della bandiera giallazzurra.
Tutti indizi, ça va sans dire, o al massimo, per dirla col Maestro Franco Battiato, “frammenti di verità sepolte”. Che però evidenziano come, molto probabilmente, oltre a quello sul campo ci sia anche un inquietante conflitto di (e tra) interessi.