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Ue, varata la “Bussola per la competitività”: ecco perché sarà inutile

La von der Leyen in totale contraddizione sull’euro-industria: da un lato vuole liberarne il potenziale con la strategia ispirata al Rapporto Draghi, dall’altro la ostacola confermando il Green Deal

Il Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen presenta la “Bussola per la competitività”

Ursula von der Leyen presenta la “Bussola per la competitività” (© Ec.europa.eu)

A questo punto, il meglio che si possa dire dei vertici Ue è che non abbiano capito niente di niente. Ormai, infatti, è difficile credere che Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, “ci faccia” mentre il suo operato continua a essere caratterizzato dalla totale contraddizione. Come quando si pregia di voler liberare il potenziale dell’euro-industria, senza però rimuoverne – anzi, esaltandolo – il principale ostacolo.

Il Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen presenta la “Bussola per la competitività”
Ursula von der Leyen presenta la “Bussola per la competitività” (© Ec.europa.eu)

Le contraddizioni sulla competitività Ue

Come riporta il Corsera, la Baronessa ha presentato il programma di legislatura del suo euro-Governo, ispirato – aggiunge l’ANSA – al rapporto stilato dall’ex Premier italiano Mario Draghi. Un documento pomposamente battezzato “Bussola per la competitività”, che dovrebbe esordire ufficialmente il 26 febbraio con la proposta Omnibus per la semplificazione. E ha l’obiettivo di sostenere la crescita del Vecchio Continente colmando il gap dell’innovazione con Usa e Cina, riducendo le dipendenze energetiche e accelerando sulla decarbonizzazione.

Mario Draghi
Mario Draghi (© Governo.it)

È proprio qui che casca l’asino, perché la transizione ecologica, come RomaIT spiega da tempo, è proprio ciò che sta distruggendo l’economia comunitaria. Per esempio, è il motivo per cui, la Volkswagen ha deciso, ricorda La Stampa, di chiudere (per la prima volta nella sua storia) tre stabilimenti in Germania. E ora che Donald Trump è tornato alla Casa Bianca, sta valutando, aggiunge Handelsblatt, di spostare parte della produzione di Porsche e Audi negli Stati Uniti.

Donald Trump
Donald Trump (immagine dalla sua pagina Facebook)

Peraltro, le follie verdi non solo sono irrealizzabili, non solo hanno costi (anche) sociali insostenibili, ma sono anche completamente inutili, essendo basati sui teoremi indimostrati dell’affermazionismo ambientalista. Il quale attribuisce antiscientificamente il climate change all’uomo, che invece ha un’influenza minima su quello che è semplicemente il sistema più complesso presente in natura.

Fake news dell’ambientalismo
Fake news dell’ambientalismo (immagine dalla pagina Facebook “Collectif des climato-réalistes”)

Eppure, l’inquilino di Palazzo Berlaymont ha assicurato, come rileva Il Fatto Quotidiano, che «l’Europa manterrà la rotta» sull’European Green Deal. Che però, dal momento che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca, è semplicemente incompatibile con la strategia appena varata.

European Green Deal, transizione ecologica
European Green Deal (© Italy.representation.ec.europa.eu)

Sono le “magnifiche sorti e progressive”, anzi progressiste, che en passant fanno pensare, anche per l’orizzonte temporale, ai piani quinquennali in voga in un’altra Unione. Apparentemente molto affine a Frau URSSula, proprio come il fallimento pare ben si addica alla Ue.