UFFICIALE: STOP ASSEGNO DI INCLUSIONE | Queste famiglie sono disperate, febbraio si chiude con una tragedia
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Italiana in lacrime - Fonte Depositphotos - Romait.it
Non si potrà usufruire dell’Assegno di Inclusione per un motivo preciso. Ecco cosa sta facendo preoccupare tantissimi italiani.
In un periodo così delicato da un punto di vista economico le persone fanno davvero fatica ad arrivare a fine mese. Purtroppo dopo il periodo del Covid tante sono state le famiglie che ne hanno risentito e, di conseguenza, hanno dovuto fare delle rinunce.
Quando ci si reca al supermercato si riempie sempre meno il carrello della spesa. In altri casi c’è chi opta per un secondo lavoro con la consapevolezza di togliere del tempo agli affetti più cari e alle proprie passioni. Sicuramente non è semplice, ma per fortuna lo Stato non ha mai abbandonato i propri cittadini. È corso subito ai ripari proponendo una serie di supporti economici.
Per la questione dell’acquisto di beni alimentari, per esempio, è stata proposta la Carta dedicata a te che permette di usufruire di 500 euro. Eppure è necessario rispettare dei requisiti e uno di questi è proprio l’ISEE. Infatti si deve presentare la certificazione in corso di validità e il reddito non deve superare una certa soglia.
Tanti sono i bonus che sono stati messi a disposizione, ma uno in particolare sta dando dei problemi a tanti perché non ne potranno usufruire. Sul sito ispacnr.it è stata riportata una notizia davvero spiacevole per alcune famiglie. In poche parole non riceveranno l’Assegno di inclusione previsto per l’anno corrente. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo.
Assegno di Inclusione un lontano ricordo?
L’Assegno di Inclusione e il Supporto per la Formazione per il lavoro sono due sussidi amministrati dalla Repubblica Italiana. In quest’ultimo caso le persone che hanno un’età compresa fra i 18 e 59 anni possono farne richiesta se hanno un ISEE pari o inferiore ai 6.000 euro. Possono ottenere 350 euro e devono partecipare a corsi di formazione lavorativa.
Rifiutando un’offerta lavorativa non faranno altro che perdere il sussidio. È stato erogato a partire dal 1° settembre 2023 e non è altro che una misura sostitutiva del Reddito di cittadinanza. Lo stesso discorso vale per l’Assegno di inclusione, proposto dal primo gennaio 2024. Ma cosa è cambiato a tal proposito? La risposta è immediata.
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Ecco perché ci sono stati dei problemi
Prima di tutto è fondamentale aver aggiornato al 2025 l’ISEE e il reddito familiare non deve andare oltre i 9.360 euro annui. Inoltre i risparmi e i conti correnti non devono andare oltre i 6.000 euro. Dal momento che non tutti hanno aggiornato il documento, non hanno potuto far affidamento sull’Assegno di inclusione a febbraio. Infatti il pagamento risulta bloccato.
Per evitare spiacevoli sorprese bisogna fare questo aggiornamento sul portale dell’INPS o tramite un CAF. L’importante è presentare tutti i documenti in regola e solo così sarà possibile sfruttare i benefici di questo sussidio amministrativo.