Ultima Generazione, si incollano nei Musei Vaticani: a processo 2 attivisti
Due attivisti aderenti a Ultima Generazione dovranno presentarsi davanti al giudice per rispondere delle accuse di danneggiamento
Guido ed Ester, i due attivisti aderenti a Ultima Generazione che questa estate incollarono le proprie mani al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani, dovranno comparire davanti al giudice del Palazzo del Governatorato, nella Città del Vaticano domani, giovedì prossimo, 9 marzo.
Con loro chiamata a comparire anche la ragazza che era di supporto per produrre documentazione video e a cui è stato preso il cellulare. Gli agenti le avrebbero cancellato tutti i video prima della restituzione.
Ultima Generazione: la protesta ai Musei Vaticani
L’episodio di cui dovranno rispondere gli attivisti risale al 18 agosto 2022 quando Guido ed Ester, entrano nei musei e incollano le loro mani alla base della statua di Laocoonte tra gli sguardi sbigottiti di numerosi turisti stranieri.
L’ obiettivo è quello di lanciare l’allarme sull’emergenza climatica e sui rischi che comporta per l’umanità intera. Dopo pochi minuti dall’inizio dell’azione, gli uomini della sicurezza accompagnano fuori i turisti dell’intera sezione del museo. Agli attivisti si intima la consegna dei cellulari a scopo di sequestro.
Due giorni dopo l’azione, gli attivisti di Ultima Generazione hanno scritto una lettera al Pontefice:
“Il disturbo non è durato a lungo e non è stato arrecato danno al blocco di marmo che regge la scultura, ma vogliamo tuttavia motivare questo gesto. Lo scopo di queste persone non era quello di danneggiare l’opera o il museo o lo stato Vaticano, e nemmeno quello di cercare facile visibilità mediatica per sé stessi. Lo scopo, così come per analoghe azioni condotte precedentemente presso musei italiani, è quello di richiamare l’attenzione pubblica sul dramma della crisi climatica ed ecologica, su cui anche Voi avete scritto pagine esemplari per forza, lucidità, semplicità e chiarezza, e di cui continuate a parlare e a lanciare appelli che purtroppo, restano inascoltati”.
Si incollano al Laocoonte: processo per danneggiamento all’opera
I reati di cui sono accusati Ester e Guido sono il presunto danneggiamento del basamento in marmo del gruppo scultoreo causato dall’uso di “adesivo sintetico particolarmente tenace e corrosivo”.
I due attivisti rischiano la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro per chi “distrugge, disperde, guasta o in qualsiasi modo deteriora monumenti pubblici. Tempo fa abbiamo raccontato la storia di Simone Ficicchia, che rischiava di essere sottoposto alla misura di sorveglianza speciale. La storia si concluse con un nulla di fatto ma gli attivisti di Ultima Generazione non hanno intenzione di indietreggiare rispetto nella lotta per un futuro migliore.
Questa scissione tra uomo e mondo naturale ha fatto sì che non ci siano limiti, neanche morali, allo sfruttamento, oltre che dell’uomo sull’uomo anche dell’uomo sul ‘mondo naturale’. Se non capiamo questo possiamo credere di poter fare come nulla fosse, ed è quello che stanno facendo i governi, che attuano politiche energetiche e ambientali suicide tra le quali il sovvenzionamento dei combustibili fossili. È per denunciare questo che, insieme a Ester e Laura, sono entrato in azione”, spiega Guido.