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Ultras, scontri a Roma: arrivano decisioni pesanti. Stop a trasferte e niente più derby serali

40.000 euro per i cassonetti distrutti, ma anche la rottura di un polso per un sottufficiale colpito da un casco. E poi ci sono le auto vandalizzate e i locali devastati

Polizia Stadio Olimpico

Il derby tra Roma e Lazio, una delle sfide più sentite e intense della Serie A, si trasforma ancora una volta in un teatro di scontri e tensioni. Allo Stadio Olimpico, non sono solo le squadre a confrontarsi, ma anche due tifoserie storicamente rivali.

La decisione del Viminale e i provvedimenti della Figc

Dopo gli ultimi drammatici episodi avvenuti domenica sera, il Viminale non ha potuto ignorare la gravità della situazione. Ecco quindi che arrivano decisioni pesanti: stop alle trasferte per i sostenitori di entrambe le squadre fino a fine campionato. Inoltre, niente più derby serali per la stagione 2025/2026. Accanto a queste misure, la Figc ribadisce la sua volontà di non permettere più partite ad alto rischio svolte in ore notturne. Naturalmente, le dure parole del ministro Matteo Piantedosi dopo gli eventi di Ponte Milvio hanno avuto il loro peso.

Nuovi arresti e strategie di controllo

L’eco degli scontri non tarda a farsi sentire anche nelle aule di tribunale. Sei nuovi arresti si aggiungono alla lista già lunga di chi è finito in manette per questioni legate al mondo degli ultrà. Tra questi, anche volti noti, come un sospettato, già sottoposto a daspo. L’accusa? Partecipazione attiva negli scontri con la polizia. Le forze dell’ordine continuano il loro lavoro d’indagine, tentando di identificare quanti più responsabili degli attacchi domenicali tra Ponte Milvio e Flaminio. Da Roma Violenta a Quadraro, passando per Insurrezione e Ultras Lazio, i nomi dei gruppi coinvolti risuonano tristemente familiari e ricordano che, al di là dei colori, la violenza non ha bandiere.

Il ruolo dei video nelle indagini

In un’epoca in cui la tecnologia è parte integrante delle strategie di sicurezza, non stupisce che le telecamere abbiano giocato un ruolo cruciale negli arresti. Analizzando i video delle zone interessate e incrociandoli con le immagini disponibili sui social e sulle emittenti televisive, si è riusciti a risalire all’identità di molti ultrà. Questo lavoro certosino ha permesso alla polizia di proporre ulteriori daspo, per cercare di arginare una piaga che, da troppo tempo, sembra senza soluzione. Ora tocca al gruppo “Quadraro“, già al centro di un’indagine per spaccio, gestire l’onda d’urto delle nuove accuse.

Un bilancio drammatico

Affrontare le immagini di scontri tra tifoserie e polizia è sempre un’esperienza difficile. Scene di violenza inaspettata, con centinaia di supporters incappucciati contro le forze dell’ordine, bottiglie e sampietrini lanciati come proiettili. A nulla sono valsi gli sforzi degli agenti, che, in inferiorità numerica, hanno cercato di placare la folla con cariche e lacrimogeni. Quando si parla di danni, non si tratta solo di conti salati: 40.000 euro per i cassonetti distrutti secondo stime Ama, ma anche la rottura di un polso per un sottufficiale colpito da un casco. E poi ci sono le auto vandalizzate e i locali devastati. Un danno a 360 gradi che colpisce la città e le sue istituzioni.