Un albero per Carlo Macro in piazza San Pietro in Vincoli
Carlo era stato ucciso al Gianicolo da un cittadino indiano lo scorso 17 febbraio. Grazie alla tenacia della mamma Giuliana e del fratello Francesco, oggi rivive il suo ricordo
Carlo Macro è morto 9 mesi fa. Era il 17 febbraio, quando in via Garibaldi, ai piedi del Gianicolo, un cittadino indiando di 57 anni uccideva Carlo, 30enne romano, con un cacciavite in petto. Carlo è morto nell'indifferenza delle istituzioni, e senza colpa, perché l'unica colpa di Carlo è stata quella di essersi appostato con la macchina vicino alla roulotte – come tante se ne vedono in giro per Roma – dove dimorava l'indiano, con la radio accesa. Carlo, dicevamo, è morto nell'indifferenza delle istituzioni. Perché per oltre 2 mesi, l'amministrazione di Roma Capitale e il prefetto non si sono spesi per il ricordo di un suo figlio. Lo hanno dimenticato.
Così, sono stati i familiari di Carlo ad attivarsi per mantenere vivo il suo ricordo. Fiori sempre freschi lì dove Carlo è morto, con una sua fotografia e la bandana di Bruce Springsteen, che evidentemente piaceva a Carlo. Giuliana Bramonti, mamma di Carlo, suo zio e suo fratello Francesco, hanno quindi dato vita a un'associazione – 'Carlo Macro, cultura per la legalità' – e ad una petizione online, con la quale si chiedeva al sindaco Ignazio Marino di pronunciarsi sulla vicenda o, in alternativa, di costituirsi parte civile nel processo che vedrà coinvolto l’omicida. Si chiedeva anche che venisse piantato un albero sotto l’abitazione di Carlo, per ricordare la bellezza della sua persona.
Per fortuna, però, non tutti hanno lasciato soli la mamma di Carlo e suo fratello. Alla conferenza stampa di presentazione dell'associazione in onore di Carlo Macro, anche i consiglieri Orlando Corsetti (PD, consigliere di Roma Capitale), Marco Giudici (consigliere d'opposizione in Municipio XII) e Fabrizio Santori (consigliere alla Regione Lazio). Questi ultimi due, in particolare, si sono sempre battuti per denunciare la questione legata all’abusivismo delle roulotte sul territorio romano. Tanto che, come riferisce anche lo zio di Carlo, la roulotte in cui dimorava l’indiano non aveva targa né assicurazione.
Alla fine, però, anche il sindaco se ne è ricordato. Dopo il tanto clamore mediatico suscitato da Giuliana e Francesco, Ignazio Marino ha incontrato i familiari di Carlo. "Questa mattina sono stato ricevuto a casa di Giuliana Bramonti e Francesco Macro, madre e fratello di Carlo, vittima del drammatico episodio che lo scorso febbraio ha scosso la nostra città" – diceva il sindaco Marino lo scorso 27 aprile, a margine della visita. Il sindaco, poi, faceva sapere di volersi attivare non solo tramite l'avvocatura comunale "per capire quale tipo di sostegno la nostra amministrazione può dare nel percorso giudiziario", ma anche per effettuare un sopralluogo "in piazza di San Pietro in Vincoli, nei pressi della casa di Carlo, per stabilire dove mettere a dimora un albero in sua memoria".
E quindi, lo scorso 21 novembre, alle 16, proprio in piazza San Pietro in Vincoli, il sindaco di Roma Ignazio Marino ha piantato un mandorlo in ricordo di Carlo Macro, vittima al Gianicolo del drammatico omicidio che lo scorso 17 febbraio ha scosso l’intera città. La messa a dimora del mandorlo e il rifacimento della piattaforma in basalto che lo circonda rappresenta il primo passo di un’operazione urbanistica che interesserà l’intera area.
"Finalmente ci siamo! Venerdì 21 novembre alle15:00 sarà piantato 'L’albero per Carlo'. Dopo alcuni mesi di attesa, l’amministrazione di Roma porrà in piazza San Pietro in Vincoli un bellissimo mandorlo in onore e memoria di mio figlio Carlo. Voi, che avete reso tutto questo possibile grazie alle vostre firme, siete tutti invitati alla cerimonia dell’albero per Carlo. Spero avrete modo di esserci, salutando Carlo nel migliore dei modi" – scriveva Giuliana Bramonti, mamma di Carlo, nel resoconto collegato alla petizione lanciata sulla piattaforma online Change.org.
All'evento, oltre a Giuliana e Francesco, hanno preso parte anche gli amici di Carlo, il coro dell'Accademia Vivarium Novum che si è esibito in onore e in memoria del 30enne romano brutalmente ucciso, nonché l’assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo e Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I.