Un atto politico contro la Uomo-Fobia
Un consigliere uomo che “diventa donna” per sovvertire la discriminazione al contrario nei confronti del genere maschile
“Al fine di promuovere e programmare politiche rivolte al conseguimento di pari opportunità tra donne e uomini, è istituita la Commissione delle Elette, composta dalle Consigliere facenti parte del Consiglio Comunale” – così si legge nel testo dell’art. 23 dello Statuto Comunale di Roma. La Commissione delle Elette è anche un organo municipale.
“La Commissione – si legge ancora – formula al Consiglio proposte e osservazioni su ogni questione che possa avere attinenza con la condizione femminile. A tal fine la Commissione, qualora se ne presentasse la necessità, potrà avvalersi del contributo di associazioni di donne, di movimenti rappresentativi delle realtà sociali, culturali, scientifiche, lavorative, sindacali e imprenditoriali nonché di esperte della condizione femminile”.
Della scelta di istituire una Commissione in cui confluiscano tutte le donne consigliere elette, solo in qualità di donne, potremmo parlarne a lungo. Ma resterebbero solo parole. Preferiamo, quindi, riportare – proprio in merito alla funzione e allo svolgimento della Commissione delle Elette in Municipio VII – un fatto curioso, che merita di essere raccontato.
Il consigliere municipale Davide Tutino ha chiesto e ottenuto di prendere parte alla Commissione, riservata alle sole donne, come abbiamo spiegato. Quello che Tutino ha compiuto è – come lo definisce lo stesso consigliere – “un atto politico”. Poiché il rischio è che si crei una discriminazione al contrario, nei confronti del genere maschile.
“La Costituzione – spiega Tutino – sancisce la parità di diritti civili e politici tra uomo e donna. La sussistenza di una Commissione, dotata di poteri politici ed oneri finanziari per l'amministrazione, che discrimina l'uomo in quanto uomo, costituisce una violazione del dettato costituzionale, ed una conseguente violazione dei diritti civili e politici dei cittadini. Essa è il frutto di una Uomo-Fobia nascosta all'ombra dell'Omo-Fobia, caratterizzate entrambe da una idea di società divisa in caste, piuttosto che unita dal Diritto”.
La forma di protesta del consigliere è stata accolta dalla capogruppo della Lista Civica Marino, di cui il consigliere radicale è parte, Federica Lenci, che “si è fatta carico del coraggio umano, civile, politico, controcorrente”, accogliendo l’istanza di Tutino e cedendogli il suo posto in Commissione.