Un sindaco green per Roma, la proposta di “Europa Verde” in 11 punti
“C’è un 47% di elettori in uscita dal M5S che non si riconosce più nei partiti attuali, noi dobbiamo intercettarli”
Un sindaco “verde” per Roma che sappia coniugare giustizia sociale e ambientale. È la proposta che Europa Verde e i Verdi di Roma lanciano in vista delle elezioni amministrative del 2021.
Il programma di Europa Verde per Roma
I Verdi lanciano così un programma, condiviso con il territorio, che si articola in 11 punti:
1) stop al consumo di suolo. 2) Mobilità a misura di persona. 3) Gestione circolare del ciclo dei rifiuti. 4) Adattamento climatico, forestazione urbana. 5) Acqua bene comune. 6) Una città vivibile e accessibile a tutti. Decoro urbano e sicurezza. 7) Trasformazione di Roma in una smart city. 8) Decentramento di risorse e funzioni ai Municipi. 9) Riordino delle aziende partecipate comunali. 10) Rinegoziazione del debito di Roma Capitale. 11) Una città trasparente.
Un programma che guarda al futuro di Roma
“Abbiamo un programma che vuole guardare al futuro della Capitale, all’innovazione, a una proposta che sappia coniugare la giustizia ambientale e la qualità della vita con la giustizia sociale.
Includere gli ultimi in questa città, una metropoli che troppo spesso abbandona i suoi cittadini al proprio destino“, ha spiegato Nando Bonessio, storico esponente verde.
Per Angelo Bonelli, altro verde storico, “Roma ha un storica occasione di ripetere quello che è successo già in alcune città in Francia, con la vittoria di alleanze ecologiste, progressiste e civiche. Nonostante la forza della destra sovranista di Le Pen, città come Marsiglia sono guidate da sindaci e sindache verdi.
L’obiettivo è quello di “coniugare giustizia sociale ed ecologica, per questo proponiamo sindaco verde. Le forze progressiste devono interrogarsi su come essere contemporanee rispetto a ciò che accade nel resto d’Europa”.
“Non un uomo solo al comando ma una comunità”
Sempre secondo Bonelli “una svolta per Roma non può che essere verde ed ecologista. Questa città non può essere salvata dalla classica persona sola con un’immensa esposizione mediatica, sapete bene a chi mi riferisco e inoltre ricordate come è finita l’esperienza di Renata Polverini alla Regione Lazio.
Abbiamo bisogno di mettere Roma al centro delle grandi trasformazioni politiche e culturali che stanno avvenendo in Europa, per questo oggi lanciamo un percorso e un confronto per la città.
Stiamo creando una grande comunità di ragazzi e ragazze che si confrontano e fanno proposte. Non un uomo solo al comando, ma una comunità che si confronta e propone“.
L’ex M5S Marco Cacciatore
“Io sono un ex M5S ma non ho mai cambiato posizione sui temi che ho sempre sostenuto“, ha detto Marco Cacciatore, ex Cinque Stelle, consigliere regionale di Europa Verde. “Sono uscito dal Movimento perché evidentemente ad alcuni non piace sentirsi ricordare il programma votato dagli elettori e volerlo applicare fino in fondo.
Se ci si oppone per esempio a una discarica come Monte Carnevale si viene sospesi per 30 giorni, come è successo a me, e si capisce quanto ormai sia esaurito il ruolo e la missione all’interno M5S, che all’inizio per la gran parte era verde e ecologista”.
Secondo il consigliere regionale “un sindaco verde per Roma è un’opportunità da cogliere. C’è un 47% di elettori in uscita dal M5S che non si riconosce più nelle forze politiche attuali e che rappresenta una grande parte della società civile. Noi dobbiamo intercettarli tornando a fornire un’identità per fare da punto di riferimento delle istanze ecologiste, di cui c’è un gran bisogno”. ( Dire)