Una bomba di comicità al Teatro Tirso De Molina
Una serata spassosa, piena di risate messa su da Tony Fornari e dalla regista Paola Tiziana Cruciani
Con la commedia inedita, in prima nazionale, “Precari” di Toni Fornari, per la regia di Paola Tiziana Cruciani, ha riaperto ieri sera la stagione del teatro Tirso De Molina di Roma, riscuotendo il favore di un grosso pubblico tra cui erano presenti anche personaggi del mondo del teatro e del cinema come a ogni prima che si rispetti. Non potevano mancare Gigi Proietti all’esordio della sua Carlotta, Martufello, Pietro Romano, Fioretta Mari, Corinne Clèry, Barbara Bouchet e tanti altri.
Lo spettacolo che scorre esilarante ed esplosivo, tra battute comiche e brani cantati, si ispira a un tema quanto mai attuale in Italia, quello della disoccupazione giovanile e del lavoro precario, rappresentando ironicamente le difficoltà dei cosiddetti giovani, che ormai racchiude una fascia di età non ben definita, e il loro desiderio di riappropriarsi dei sogni e di un meritato posto nella società e nel mondo.
Con un colpo di scena da fantapolitica, come la regista lo ha definito, lo spettacolo sa rappresentare con sguardo ironico anche la distanza del mondo politico dai giovani, la mancanza di comunicazione, evidenziando una classe governativa aggrovigliata in sé stessa, nei suoi meccanismi e nell’autocompiacimento, che rimane ancora distaccata dalle reali problematiche comuni.
La commedia racconta la storia di quattro giovani, molto diversi tra loro e con aspirazioni differenti, costretti a condividere per necessità, lo stesso appartamento in affitto, perché non hanno una lavoro fisso che permette loro di vivere da soli, facendo fatica anche insieme ad arrivare a fine mese.
Ed è così che nel piccolo appartamento di via Roma 53 si incontrano e si scontrano nella vita quotidiana, Lina la maga e sensitiva, interpretata da Carlotta Proietti, schietta e verace, che si arrangia nella vita con consulti telefonici e letture dei tarocchi; Duccio, un personaggio ambiguo e misterioso, interpretato da Matteo Vacca che cerca di trovare la sua strada e la sua realizzazione nella musica, rifiutando l’aiuto del padre ricco e potente, nonostante i suoi scarsi risultati; Laura, interpretata da Claudia Campagnola, un personaggio cerebrale e ansioso, ossessionato dall’ordine e dalle regole, con due lauree all’attivo e con la terza in giurisprudenza prossima alla fine, che sbarca il lunario facendo ripetizioni; infine Edoardo, interpretato da Marco Morandi, il creativo e il rivoluzionario del gruppo, che si procura da vivere facendo l’autore pubblicitario senza che le sue idee innovative e geniali siano mai comprese dal suo capo.
La routine quotidiana nella casa si interrompe un bel giorno quando il ministro del lavoro, interpretato da Maurizio Di Carmine, arriva nel quartiere dei giovani a fare un comizio. Edoardo decide di parteciparvi e lì darà sfogo alla sua rabbia, alla frustrazione con cui è stato costretto a vivere quotidianamente, rapisce il ministro che porterà a casa, coinvolgendo i suoi coinquilini nel suo atto folle e bonariamente terroristico, con la sola intenzione di ottenere come riscatto un posto di lavoro fisso per tutti loro.
Lo spettacolo è spassoso e scorre veloce, gli interpreti sanno caratterizzare con talento i personaggi, divertendosi nel farlo. Non sono mancati momenti di spontanea e autentica ilarità in scena, una particolare nota positiva va per le interpreti femminili nei ruoli di Lina e Laura.