Unesco, adesso la baguette francese è patrimonio dell’umanità
Per il riconoscimento, l’organizzazione ha ritenuto determinanti competenze artigianali e cultura del prodotto
Competenze artigianali e cultura della baguette. Sono questi i criteri per i quali l’emblema della panetteria francese, la baguette appunto, è divenuta patrimonio immateriale dell’umanità. La decisione è arrivata in occasione del Comitato del Patrimonio Culturale Immateriale, a Rabat in Marocco.
I motivi del riconoscimento
L’Unesco ha infatti valutato determinanti questi fattori per conferire l’onoreficenza, che premia la specifica tipologia di pane francese, prodotto artigianale dalle innumerevoli peculiarità tradizionali e artigianali.
“Un riconoscimento per la comunità degli artigiani fornai e pasticceri“, ha dichiarato il presidente della Confederazione nazionale dei panifici-pasticceri francesi, Dominique Anract. La baguette che viene acquistata e consumata in media da circa 12 milioni di consumatori, in un certo senso compie un percorso simile a quello che fu per la pizza napoletana.
Certamente un riconoscimento ai valori dell’arte bianca, praticata e portata avanti con metodi sempre nuovi e consolidati. Un’arte che però, sebbene supportata dalla conoscenza sempre più approfondita di artigiani panettieri e pasticceri, oggi è vessata da una crisi sociale ed economica molto forte. Sono infatti diminuite di circa 20 mila unità le panetterie artigianali in Francia e non solo, con un conseguente rialzo del prezzo medio di vendita al pubblico.
Breve storia della baguette
Divenuta indiscutibilmente un simbolo della Francia, alcune fonti sostengono che, in realtà, la baguette sia stata inventata dal panettiere austriaco August Zang nel 1839. Secondo il racconto, il viennese Zang mise a punto un forno a vapore francese, che rese possibile la produzione di pane.
Negli anni ’20 del Novecento l’apice del successo, frutto dell’avvento di una legge in Francia che non consentiva ai panettieri di iniziare a lavorare prima delle 4 del mattino. Ecco dunque il perché di quella caratteristica forma sottile e lunga, che consentiva di produrla decisamente in minor tempo, di quello necessario per altre forme di pane. La baguette, perciò, era divenuta l’unica tipologia che i panettieri potevano preparare in tempo per la colazione.
Le diverse versioni
La baguette è caratterizzata da una serie di svariate versioni e tipologie. Si passa dalla classica, al flute che può arrivare a pesare 400 grammi; passando per la ficelle, una versione più sottile, del peso non superiore ai 125 grammi; alla demi-baguette. Il tratto in comune è la crosta ben dorata, mai bruciata e decisamente fragrante, con l’interno bianco e soffice.
Rischio estinzione
Un prodotto tanto famoso e pregiato quanto a rischio estinzione, per una moda sempre più tendente a consumarlo in quantità inferiori. Una tendenza che giustifica in pieno l’intervento dell’Unesco. Secondo gli studiosi infatti, si registra un cambio sociologico epocale, contrassegnato da un cambiamento non da poco. Una transizione verso un nuovo modo di essere francesi, passati dal coprire il loro intero fabbisogno calorico con il pane, alla modernità. Oggi, complici crisi economica, rincaro prezzi, ma soprattutto una forte variazione di ritmi e modi di vivere, ci si accontenta di piccole quantità. Spesso prodotte da macchine automatiche.