Università, blitz degli studenti al Miur contro test di ingresso
Iniziativa di Link-coordinamento universitario che ha esposto uno striscione e alcune sagome di finti iscritti
"Questa notte, a inaugurare l'inizio della prima tornata dei test d'ingresso nazionale per le facoltà numero chiuso, gli studenti e le studentesse di Link-coordinamento universitario hanno realizzato un blitz al ministero dell'Istruzione. Gli studenti hanno esposto uno striscione con scritto 'Nessun escluso, libero accesso per tutti' e posto alcune sagome di potenziali iscritti a facoltà per il cui accesso oggi è previsto il superamento di un test d'ingresso e un numero di posti inferiore a quello di coloro che ne fanno richiesta: ci sono gli aspiranti iscritti ai corsi medici-sanitari e ad architettura, ma non solo, compaiono anche biologi, ingegneri e persino sociologi".
È quanto si legge in un comunicato del coordinamento. "Il nostro blitz vuole segnalare un elemento su cui spesso si tace: ormai quasi il 60% dei corsi di laurea a livello nazionale e' a numero chiuso o programmato, la situazione non riguarda piu' solo Medicina. Le universita', per far fronte alla carenza strutturale di finanziamenti, si vedono costrette a diminuire il numero degli iscritti che accolgono ogni anno- dichiara Alberto Campailla, portavoce nazionale di Link-coordinamento universitario- nonostante in questi anni il numero di studenti universitari sia calato di piu' di 58mila unità, i governi continuano a nascondere dietro la retorica della meritocrazia il progetto di espulsione di massa dal mondo dell'alta formazione. Introducendo i numeri chiusi pressoche' ovunque, si sta infatti decidendo che all'universita' potranno accedere in futuro sempre meno studenti".
"Link- conclude la nota- annuncia azioni su tutto il territorio nazionale in concomitanza con i test dei prossimi giorni. Oggi tocca a Medicina, la facoltà più ambita e quella in cui è più difficile entrare. Saremo davanti le sedi di tutti i test d'ingresso, per ribadire la nostra ferma contrarieta' a un sistema che esclude di fatto a priori tantissimi dalla possibilita' di scegliere e confrontarsi liberamente con il proprio percorso di studi".