Vacanze estive, Maiorca respinge i turisti: entrare ora è impossibile: occhio a non prenotare l’hotel qui
Turismo: motore di crescita e lati oscuri
Il turismo è un fenomeno che coinvolge milioni di persone ogni anno. Viaggiare per esplorare nuovi luoghi, conoscere culture diverse e sperimentare tradizioni uniche è una pratica antica che continua a crescere grazie alla facilità dei trasporti e alla crescente disponibilità di informazioni online. Le località turistiche beneficiano notevolmente di questa affluenza, in quanto il turismo crea posti di lavoro, stimola l’economia locale, e promuove la conservazione del patrimonio culturale e naturale. Tutta negli ultimi anni il fenomeno dell’overtourism è diventato una questione di crescente preoccupazione.
Per molte destinazioni il turismo rappresenta una fonte vitale di reddito. Hotel, ristoranti, negozi e servizi locali prosperano grazie alla spesa dei visitatori. Ad esempio in città come Firenze, il turismo contribuisce significativamente al Pil locale, supportando migliaia di posti di lavoro sia direttamente che indirettamente. Inoltre, la valorizzazione delle risorse culturali. Monumenti storici, musei, parchi naturali e riserve marine ricevono finanziamenti per la loro conservazione, grazie alle entrate generate dai biglietti d’ingresso e dalle donazioni dei visitatori. In questo modo, il turismo diventa un motore di sviluppo sostenibile, se gestito correttamente.
Nonostante i benefici, l’eccesso di turismo può causare gravi problemi. L’overtourism si verifica quando un numero troppo elevato di turisti visita una destinazione in un periodo di tempo limitato, superando la capacità di carico del luogo. Questo fenomeno può provocare danni ambientali, degrado delle infrastrutture, aumento del costo della vita per i residenti e perdita di autenticità culturale. Località iconiche come Venezia, Amsterdam e le Isole Baleari ne sono esempi emblematici.
L’altra faccia del turismo, l’overtourism
Ogni destinazione afflitta dall’overtourism cerca di adottare misure per mitigarne gli effetti. Venezia, ad esempio, ha introdotto un sistema di prenotazione obbligatoria per l’accesso al centro storico, con un ticket d’ingresso che mira a limitare l’afflusso giornaliero. Ad Amsterdam, il governo locale ha bloccato la costruzione di nuovi hotel e regolamentato gli affitti brevi, per cercare di contenere il turismo di massa. Anche le Isole Baleari stanno adottando misure innovative. Maiorca ha difatti recentemente vietato la vendita di alcolici in determinati orari per ridurre il turismo eccessivo nei luoghi più affollati.
Maiorca ha peraltro intrapreso una strada particolarmente creativa per combattere l’overtourism. L’amministrazione locale ha lanciato una campagna anti-turismo, curata dall’agenzia di comunicazione maiorchina La Indis. L’iniziativa incoraggia i residenti a non condividere sui social media le foto dei luoghi più pittoreschi dell’isola, per evitare di attirare un afflusso incontrollato di turisti. La campagna utilizza un linguaggio incisivo, come dimostra lo slogan: “Non taggare questa spiaggia, stronza!”. Nel 2023, l’agenzia aveva lanciato una campagna online con un disegno scaricabile e condivisibile sui social. Visto il successo, quest’anno La Indis ha distribuito migliaia di adesivi con lo stesso messaggio, da attaccare ovunque i residenti desiderino, per sensibilizzare maggiormente sull’importanza di preservare i luoghi nascosti dell’isola.
La lotta al sovraffollamento
Il sovraffollamento turistico compromette non solo la qualità della vita dei residenti, ma anche l’esperienza dei turisti stessi, che spesso si trovano di fronte a una realtà ben diversa dall’idilliaca immagine promossa dai media. Il turismo di massa porta con sé un aumento dei costi dei beni e dei servizi, congestionamento del traffico e pressione sulle risorse naturali e infrastrutturali.
Maiorca, con la sua campagna innovativa, cerca di coinvolgere sia i residenti che i turisti nella ricerca di soluzioni sostenibili per ridurre l’overtourism. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra l’accoglienza dei visitatori e la preservazione della qualità della vita e dell’ambiente locale.