Vacanze, turista prenota albergo diverso dalle foto: il giudice gli accorda l’intero rimborso
Un turista prenota una struttura che si rivela diversa da quella mostrata in foto. Porta la vicenda in tribunale e viene rimborsato
Vacanze e sorprese, due parole che spesso ben si legano. Ma quando il significato di entrambe si arricchisce di connotati negativi l’effetto è spiacevole.
Ci riferiamo a quanto accaduto a un turista milanese, protagonista di un episodio iniziato nel 2018. L’uomo era partito per qualche giorno di vacanza, destinazione Puglia, a Vieste sul Gargano.
I fatti
I problemi sono iniziati al suo arrivo nella struttura prenotata. Giunto a destinazione, l’uomo si accorge che la piscina e la palestra dell’hotel non sono assolutamente quelle mostrate in foto su Booking. Decide quindi di fare ricorso. A quanto pare, quella definita piscina non era altro che poco più che una piccola vasca e, in luogo della palestra, soltanto una singola stanza comprensiva di un solo attrezzo e tapis roulant.
Il confronto con il titolare dell’albergo
L’uomo, che aveva pagato in anticipo la vacanza, per un totale di 2.250 euro, contrariato aveva annunciato al titolare del posto la sua intenzione di andarsene. Quest’ultimo, a sua volta piccato, aveva annunciato che il cliente avrebbe perso i suoi soldi e che il rimborso sarebbe arrivato solo in caso di nuova prenotazione della sua camera, una volta reinserita su Booking.
I risvolti in tribunale
La piattaforma aveva risarcito il cliente per una somma pari a cento euro, somma rifiutata dal turista. La vicenda, nel frattempo trasferitasi in tribunale si è conclusa dopo un contenzioso durato tre anni.
Il giudice di pace di Milano, Alexia Dulcett ha deciso che il turista avesse diritto a essere rimborsato dei setti giorni pagati e non goduti, nonché delle spese processuali. La vacanza, dunque, gli sarà rimborsata per intero.