Vaccinare gli studenti per nascondere le magagne dei trasporti e della sanità
Cosa si nasconde nella macchina vaccinale per immunizzare gli studenti? Forse gli incompetenti che non hanno ancora reso sicuri i trasporti
Cosa si nasconde realmente nella velocizzazione della macchina vaccinale per immunizzare gli studenti? Forse i troppi incompetenti che non sono ancora riusciti a mettere in sicurezza i trasporti. Costoro avranno pensato che per evitare un altro caos nel prossimo mese di settembre con la riapertura delle scuole sarebbe stato meglio vaccinare tutti i nostri ragazzi.
I test vaccinali sui giovani
I test sono stati effettuati su un campione limitatissimo di ragazzi per cui non si conoscono ancora realmente gli effetti collaterali e eventuale patologie che nel tempo si potrebbero verificare nel fisico dei nostri giovani. I messaggi indirizzati al mondo dei giovani sono stati chiari: “Vaccinatevi, così potrete andare tranquillamente in vacanza, ballare in discoteca, frequentare amicizie e dare sfogo alle vostre passioni. Nessuno si sognerà più di rinchiudervi in casa per bivaccare tra un divano e l’altro”.
Pur di non affrontare i problemi dei trasporti e sicuramente in autunno li ritroveremo nella stessa situazione dello scorso anno. Vetture e vagoni stracolmi, edifici scolastici non in grado di garantire il distanziamento. Sono requisiti che resteranno anche in caso di zona bianca, come l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso. Questi fenomeni cosa hanno pensato? E’ meglio vaccinare.
Ancora nessuna programmazione
Non sono in grado di programmare nulla per il prossimo autunno con la ripresa delle attività scolastiche. Sicuramente anche gli uffici affezionati allo smart working si riorganizzeranno con qualche giornata lavorativa in presenza. Assisteremo nuovamente a scene da terzo mondo su metropolitane, bus, treni e vagoni regionali, tutti felici e ammassati come bestie. A quel punto qualche benpensante potrà dire: “Calma, abbiamo vaccinato quasi tutti, anche i giovanissimi e gli adolescenti.
Le Regioni alle quali compete l’organizzazione e la gestione dei trasporti pubblici hanno fallito così anche i Comuni che si occupano del trasporto pubblico locale. Un appello accorato dagli italiani: togliete le competenze della Sanità e dei Trasporti a questi incapaci.
Cesare Giubbi