Vaccini, stop AstraZeneca agli under 60. Figliuolo: impatto sulla campagna vaccinale
Dopo giorni di dibattiti e analisi dei dati, arriva la risposta del Cts: blocco immediato dei vaccini AstraZeneca a chi ha meno di sessanta anni
Roma, 11 giugno – Il Consiglio ha deliberato l’interruzione delle vaccinazioni con AstraZeneca per tutti coloro che hanno meno di sessanta anni. Anche per chi ha già la prima dose del farmaco anglo-svedese somministrata; in quest’ultimo caso, si proseguirà con la seconda dose di Pfizer o Moderna. Si seguirà, dunque, la strada eterologa.
Lo hanno annunciato il Commissario Straordinario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio. È arrivato, dopo giorni di attesa, il parere del Comitato Tecnico Scientifico in merito alla questione che sta infuocando l’opinione pubblica (e quella scientifica) degli ultimi giorni. Il consiglio propone l’interruzione immediata di tutte le somministrazioni del vaccino anti-Covid 19 AstraZeneca per coloro che hanno meno di sessanta anni.
Il Cts ha preso la decisione alla luce degli ultimi avvenimenti e delle reazioni che hanno avuto alcune giovani donne al farmaco, tra cui ricordiamo la giovane Camilla. Il Consiglio ha optato quindi per la sicurezza. Fino a pochi giorni fa veniva sottolineato il maggior numero di benefici rispetto ai rischi nel vaccinare anche i più giovani con vettori virali. Ora però, è in corso un cambio di direzione decisivo. Manca soltanto la circolare ufficiale del ministro della Salute Roberto Speranza, circolare che il ministro emetterà nelle prossime ore.
Momento di arresto per la campagna vaccinale
Sarà necessario, ovviamente, un gran lavoro di riprogrammazione delle forniture vaccinali: è importante che, adesso, la campagna non si interrompa. Figliuolo non nega l’impatto che tale provvedimento avrà sulla manovra vaccinale: “Ci sarà un impatto sulla campagna vaccinale, ma sono sicuro che per luglio e agosto riusciremo a mitigarlo”. L’obiettivo, per il commissario, rimane quello di arrivare all’80% degli italiani vaccinati per settembre – ora siamo al 49%.
Il cambio di direzione è ancor più evidente alla luce di quanto era stato dichiarato sui vaccini come AstraZeneca. Da una parte, era stata l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) a raccomandare l’uso dei vaccini a vettore virale alle persone di età superiore ai 60 anni, senza comunque escludere la possibilità di somministrarlo alle persone più giovani. Poche ore fa, però, Giovanni Toti, Presidente della regione Liguria, pubblicava la lettera di Palazzo Chigi del 12 maggio, in cui venivano negati i rischi per i giovani sottoposti a vaccinazioni con AstraZeneca e Johnson & Johnson.