Vaccino anti-Covid, come funzioneranno le prenotazioni? Ipotesi App e Numero Verde
I cittadini non saranno invitati per mezzo di una chiamata ma di un meccanismo di prenotazione attraverso un Numero Verde nazionale o una App
Il vaccino contro il Sars-coV-2 è stato elaborato in tempi record e ora è pronto per essere distribuito, ma come si effettueranno le prenotazioni?
Il 27 dicembre è stato celebrato il Vaccine-Day europeo, in Italia è stata trasmessa la diretta dall’ospedale di Roma Lazzaro Spallanzani, con i primi 5 medici e operatori sanitari vaccinati. Sono 469. 950 le dosi di vaccino arriveranno in Italia da oggi con diversi lotti. Le prime quantità saranno a marchio Pfizer-Biontech e poi Moderna e infine AstraZeneca. Mentre si discute sulla obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari e per coloro che lavorano nelle RSA, (data la scarsa adesione della categoria) ci si domanda come funzionerà per tutti gli altri cittadini.
Dapprima nei mesi di gennaio e febbraio con priorità per gli over 80, poi cittadini sopra i 70 e con più di due patologie e in seguito tutto il resto della popolazione.
Come si accederà alle prenotazioni per il vaccino?
La campagna vaccinale come si realizzerà concretamente?
Secondo quanto riporta Avvenire, i cittadini non saranno invitati per mezzo di una chiamata ma di un meccanismo di prenotazione tramite un numero verde nazionale, che però sembra essere ancora da definire. Un’altra ipotesi è quella di una app che sembra invece essere già in fase di elaborazione.
La somministrazione poi, avverrà in due dosi. La seconda dovrà essere effettuata entro 21 giorni dalla prima iniezione. Non sappiamo ancora se si otterrà un patentino di immunità una volta fatto il vaccino, ma in tal caso sarà il ministero della salute a stabilire i dettagli di questo certificato. Esso sarà utile soprattutto in viaggio, le compagnie aeree stanno infatti lavorando ad un progetto internazionale di “Commonpass”.
Coloro che hanno già contratto il virus, nel caso in cui vogliano vaccinarsi, dovranno eseguire il tampone, in modo da sapere se i loro anticorpi sono ancora attivi contro il virus, e, qualora non lo fossero, sottoporsi alla vaccinazione.