Vaccino anti-Covid: dichiarato sperimentale e scientifico senza senso del ridicolo
Spesso la determinazione di “scientifico” si riduce alla constatazione della ripetibilità e talvolta nemmeno a questa, come provano le vicende relative al vaccino anti-Covid
Non conosco la biodinamica e rifuggo, per la fede che professo, da pratiche esoteriche di qualsiasi tipo, che qualcuno vuole essere alla sua base. Ma la discussione sulla biodinamica è interessante a prescindere dalle sue origini. Chi ha qualche dimestichezza con la scienza sa che, oltre ad avere una metodologia rigorosa, ha un campo d’osservazione molto ristretto, anzi si potrebbe dire che il rigore necessariamente restringe il campo di osservazione. Questo secondo la scienza per eccellenza: la fisica.
Un vaccino insieme sperimentale e scientifico
Le altre “scienze” si rifanno alla fisica cercando di riprodurne le pratiche, con maggiore o minore fortuna. Spesso la determinazione di “scientifico” per esse si riduce alla semplice constatazione dell’efficacia e della ripetibilità di una metodologia (esperimento),e talvolta nemmeno a questa si arriva, come provano le vicende relative al vaccino per il Covid, dichiarato, senza senso del ridicolo, insieme sperimentale e scientifico, delegando all’autorità biotecnologica che lo produce il potere di definirlo tale.
Perché questo avvenga è ovviamente necessario che non ci sia nessuna bambina che dica, al passaggio a cavallo di Sua Maestà, “Il Re è nudo!”.
Certamente i soldi dei contribuenti devono essere destinati a qualcosa che abbia una qualche utilità, ed è bene invocare che essa sia certificata. Ma definire scienza questa certificazione è appunto coerente e complementare al definire scientifici i vaccini anti-Covid.
Marco Ruscitti, argonauta