“Via delle Girandole 10”, il nuovo album di Fabrizio Moro
Stasera a Roma si apre l’instore tour che proseguirà a Milano, Bari e Napoli
Esce oggi 17 marzo Via delle Girandole 10, il nuovo album di Fabrizio Moro, anticipato dal singolo Acqua lo scorso 3 marzo. Un lavoro interessante e maturo, dai toni più pragmatici nelle atmosfere acustiche che conferiscono maggiore realismo rispetto ai precedenti album. Si apre inoltre stasera 17 marzo alla Discoteca laziale di Roma un piccolo instore tour che proseguirà a Milano mercoledì, poi a Bari e a Napoli. Il 20 marzo partirà invece il tour teatrale da Bari e si concluderà il 9 maggio a Pescara.
L’ALBUM. Un sound ricco e articolato che va dal folk, al rock, al cantautorato in un’ambientazione anni ’70. Un disco “intimo” lo ha definito il cantautore romano, che parla di vita vissuta, di esistenza trascorsa, di quotidianità e di musica. In riferimento al singolo aveva affermato: «È vita descritta in musica, parla di me e di tutta l’acqua che è passata sotto le mie scarpe, fra le mie mani, davanti agli occhi e nello stomaco».
Si tratta certamente dell’album più personale di Moro, fortemente improntato all’interiorità e all’espressione di una sfera personale che trova nella musica una sorta di confessione: «È un disco davvero molto sentito, che arriva dopo un momento di crisi professionale ed esistenziale. Un disco in cui ho dato spazio alla mia intimità, come non avevo mai fatto prima e in cui non ci sono brani riempitivi».
Dieci tracce intense nella forte concentrazione semantica, dai contenuti personali, che dipingono persone o situazioni tratte dalla vita reale, privata andando a delineare un ritratto realistico e profondo del cantautore.
La tracklist è aperta dal brano Buongiorno papà, nel quale il cantante descrive il rapporto con suo padre fatto di poche parole ma di tanti esempi e insegnamenti. Brani molto intimi e personali sono anche L’illusione, che parla di un amore finito, Il vecchio, che si riferisce al fatto di essere dovuto crescere troppo in fretta, Da una sola parte, dedicato a chi ha il coraggio di prendere posizione, di difendere un’idea e di combattere per qualcosa in cui si crede veramente.
Più attuale e sociale è invece il pezzo La partita, che esalta l’essenza più vera e positiva dello sport, denigrando i fatti di violenza che si verificano attorno al calcio ad esempio. Ironia e disincanto avvolgono I remember you, con la distruzione del sogno americano e di tutti i progetti ad esso legati.
Con Alessandra sarà sempre più bella e Tu, si torna all’introspezione e alla riflessione su tematiche personali: l’autore parla di due persone molto importanti scomparse, un amica e suo zio. A questo è dedicato anche l’ultimo pezzo Ciao zi, traccia interamente strumentale che ha impegnato Moro più di ogni altro brano.
Si tratta di un album ricco di vita, nel quale il cantautore ha riversato tutto se stesso, tutta l’anima più intima e nascosta e non solo quella artistica ma anche soprattutto quella personale.