Roma, via Urbana pedonale? Solo a metà
Il Consiglio del I Municipio ha approvato l’ipotesi di due parapedonali ambo i lati e un divieto di sosta
Via Urbana, Roma, I Municipio. Siamo dalle parti di via Cavour, nell’antico vicus Patricius. Da qualche tempo, via Urbana è venuta agli onori delle cronache per via di una proposta di iniziativa popolare supportata da una raccolta di firme, avviata da un commerciante, Renato Gargiulo, di renderla pedonale, nel tratto fra via degli Zingari e via Panisperna: #ViaUrbanaPedonale è l’hashtag virale della proposta.
Ma procediamo con ordine. In via Urbana i lavori dell’Italgas, che per diversi motivi si sono prolungati, hanno di fatto reso ‘pedonale’ la strada. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il prolungamento dei lavori ha fatto scoprire una nuova dimensione di questo tratto del centro storico. Primi tra tutti, i commercianti hanno risentito in termini benefici dell’assenza delle macchine parcheggiate ambo i lati. Ecco come nasce la proposta. In poco tempo, vengono raccolte 1200 firme, indirizzate direttamente alla persona del sindaco di Roma Ignazio Marino che si riserva di esprimersi dopo aver ricevuto il parere del Municipio I, da ottenere entro 60 giorni dalla deposizione delle firme. Era il 15 gennaio; è il 5 marzo e il I Municipio si è espresso.
In questo lasso di tempo, però, si verificano degli ‘scontri’ tra due opposte fazioni: chi propende per il sì, chi invece è contrario. Tra questi ultimi, anche il Comitato Monti Vivibile, che promuove un’ulteriore raccolta firme per una controproposta a via Urbana pedonale, che però non ottiene il successo della precedente. Nel frattempo, il Municipio inizia a muoversi e porta avanti nelle commissioni competenti, Mobilità e Lavori Pubblici, un percorso partecipato con audizioni delle due diverse ‘fazioni’ e degli Uffici tecnici competenti.
Insomma, via Urbana scuote la vita del centro storico di Roma. “Un’opportunità che Roma Capitale deve cogliere al volo”, quella di via Urbana pedonalizzata. Lo diceva qualche giorno fa la consigliera in I Municipio Roma Centro, Giusi Campanini (M5S). “Secondo la classifica TomTom, pubblicata il 4 aprile 2013, Roma appare come la decima città più trafficata al mondo. I dati ci parlano di una realtà con uno squilibrato tasso di motorizzazione (1.042 veicoli ogni 1000 abitanti contro i 398 di Londra e i 415 di Parigi), un livello altissimo di polveri sottili (30 ug/mc), un’offerta scadente nei servizi di trasporto pubblico e nelle infrastrutture stradali dedicate a forme di mobilità più sostenibile (piste ciclabili, infrastrutture per la circolazione sicura dei pedoni)”, sono le considerazioni di Campanini. “Se proiettiamo questi parametri, già di per sé estremamente foschi, nel tessuto urbano del Centro storico di Roma, con i suoi vicoli, le fontane ricamate, i selciati pregiati, le delicatissime statue ed i monumenti splendidi, i cittadini che lì vivono e lavorano, i bambini che vanno a scuola, le attività commerciali le botteghe storiche che già stanno soccombendo sotto la pressione insostenibile di una serie di problematiche pesantissime legate a squilibri ambientali, otteniamo una miscela ad alto potere detonante”. La visione di Giusi Campanini, dunque, è quella di “un Centro Storico di Roma imprescindibilmente pedonalizzato”.
A esprimersi negativamente sul progetto, o comunque in maniera fortemente critica, sono i Vigili del I Municipio, aditi dalla Commissione Mobilità per il parere sul progetto di via Urbana pedonale. Il ‘no’ dei Vigili è relativo sia alla possibilità di chiudere al traffico la via, sia alla possibilità di interdire solo la sosta con due file di parapedonali, che gli agenti avrebbero ritenuto “pericolosi”. Al contrario, i Vigili sembrano sposare una delle proposte alternative, ovvero: una fila parapedonale da un lato, sosta controllata dall’altro.
Certo, a decidere sarà il sindaco di Roma Ignazio Marino, in attesa del parere anche del Consiglio del Municipio I Roma Centro. Parere che è arrivato questa mattina. Dal canto suo il Municipio continua a muoversi e si appoggia a una Memoria di Giunta, la quale, pur escludendo l’ipotesi di una pedonalizzazione tout court, con possibili ripercussioni negative sul resto del quartiere per via di una pedonalizzazione che potremmo definire ‘localizzata’, apre comunque a una sorta di precostituzione di un’isola ambientale. Le isole ambientali, secondo quanto previsto dal PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano, ndr), possono essere progettate secondo le esigenze del territorio dai Municipi. Il Municipio, quindi, forte di questa memoria di Giunta, dà parere favorevole alla proposta di istituire percorsi pedonali protetti sui due lati della strada con annesso divieto di sosta. “Lo vedo come un punto di partenza per un percorso partecipato che porti all’istituzione di un’isola ambientale”, commenta ancora Giusi Campanini. Tra l’altro, la stessa spiega che “nel PGTU sono previste piccole zone di pedonalizzazione che interrompano i flussi di traffico, quindi, magari, in futuro chissà che non si arriverà ad avere via Urbana pedonale”.
Il Consiglio del Municipio Roma I, quindi, con 15 voti favorevoli, nessun voto contrario e 4 astenuti “si è espresso oggi con un parere negativo rispetto all’ipotesi di pedonalizzazione del tratto di via Urbana compreso tra via degli Zingari e via Panisperna, presentata a gennaio dall’Associazione di strada con una raccolta di firme al sindaco Marino”. La decisione è stata motivata con i pareri negativi rilasciati dagli Uffici – i gruppi della Polizia Locale e Agenzia della Mobilità. Nel dispositivo dell’atto viene invece condivisa la posizione espressa dalla Giunta del Municipio con la memoria n.1 del 28 gennaio, “che ritiene non proponibile una pedonalizzazione di un tratto di strada che non tenga conto del contesto generale e individua invece una soluzione che preveda passaggi pedonali in sicurezza, divieto di sosta per le auto e introduzione del limite di velocità a 30 km/h collegata alla revisione degli orari di apertura dei varchi Ztl”.
Il Consiglio del Municipio “ha infine impegnato la presidente e la giunta ad attivare insieme al dipartimento Mobilità, all’Università Roma tre, alle associazioni dei commercianti e dei residenti, uno studio complessivo sulla mobilità del rione Monti con riferimento al modello delle isole ambientali previsto nel nuovo PGTU”.
“Ora trasmetteremo al sindaco tutti gli atti del percorso di partecipazione, per consentirgli di avere di fronte a se tutti gli elementi di giudizio”, fa sapere il presidente del Municipio I Sabrina Alfonsi. “Il Consiglio del Municipio I Roma Centro ha espresso parere negativo all’inibizione al traffico di singole porzioni di strade, chiedendo invece per via Urbana una soluzione che preveda passaggi pedonali in sicurezza con divieto di sosta per gli autoveicoli, nonché l’istituzione del limite di velocità di 30 km/h, collegata ad una revisione degli orari ZTL, il tutto prodromico all’attuazione del piano più ampio previsto dal nuovo PGTU. Vogliamo un’isola ambientale per tutto il rione Monti con un piano generale complessivo che tenga conto delle molteplici necessità dell’area”, commenta infine Jacopo Argilli, consigliere in Municipio I in quota SEL.
Soddisfatto il consigliere di FdI-An Stefano Tozzi per “la proposta finale formulata dal Consiglio municipale”, che – secondo Tozzi – “tutela i residenti su un’eventuale pedonalizzazione che avrebbe creato disagi al rione ma al contempo si è cercato di non disperdere quel patrimonio sociale che è uscito dall’esperienza dei comitati sorti spontaneamente in questo periodo che hanno dato un significativo contributo per migliorare la vita di tutti i giorni del territorio”.
Critica invece la posizione del consigliere di Forza Italia Lorenzo Santonocito, secondo il quale la proposta varata dal I Municipio sarebbe “ibrida”, ovvero: “Le macchine possono passare, ma non possono sostare”. In questo modo, secondo Santonocito, non si affronta “il vero problema, chiesto dai residenti, di una viabilità dei pedoni in sicurezza nella via, ma che non incida sui flussi viari delle strade limitrofe”.