Viaggio nel lusso di Louis Vuitton
Roma, “Exhibition Series 2” in mostra a Palazzo Ruspoli
Lo storico palazzo in via del Corso, ospita fino al 7 giugno la mostra della Maison Louis Vuitton dal titolo “Exhibition Series 2”, un viaggio nella mente di Nicolas Ghesquière, direttore Artistico delle collezioni Donna Louis Vuitton che in questa occasione reinterpreta la sua terza sfilata di prêt-à-porter, invitando gli spettatori a scoprire le sue ispirazioni, le sue creazioni e il futuro creativo della Maison.
La mostra è come un viaggio nella mente dello stilista, attraversa diversi temi e universi permettendo di capire il modo in cui si approccia e reinterpreta i codici stilistici e i prodotti di lusso che da 160 anni contraddistinguono la Maison francese.
“Abstract Title” è la sezione che ripercorre l’origine del marchio, il famoso simbolo con le lettere LV all’interno di un cerchio rappresentano le iniziali del fondatore e produttore di bauli Louis Vuitton, marchio che poi fu registrato nel 1908 dal nipote Gaston-Louis Vuitton. Dal 1854, il logo apparve come firma su lucchetti e chiusure metalliche di bauli e valigie, impreziosendone il valore. Ghesquière restituisce ad esso nuova vita, prendendolo come dettaglio dagli archivi e riproponendolo nella collezione di accessori, in mostra il cerchio LV lo ritroviamo riflesso su svariati pannelli luminosi a simboleggiare come un logo centenario possa percorrere la storia ed essere proiettato verso il futuro.
Il cuore della mostra si apre con la scenografia dell’inizio della sfilata Primavera/Estate 2015 del 1°ottobre 2014 di Nicolas Ghesquière tenutasi nella nuova Fondation Louis Vuitton di Parigi a pochi giorni della sua inaugurazione ufficiale.
Con la sezione “Magic Trunk” si torna alle origini, dove Louis Vuitton è simboleggiato da un baule, come rappresentazione assoluta del viaggio tra passato e presente. Il baule stesso è contenitore della storia della Maison, depositario di storie del design e come per magia attraverso ologrammi viene omaggiato il genio di Louis che con le sue creazioni incarnò per primo lo “spirito del viaggio”.
Gli spettatori poi vengono invitati ad entrare nella sala di proiezione continua, da qui il nome “Infinte Show”, delle 48 silhouette della sfilata permettendo di scoprire stili, modelli, colori e dettagli della collezione P/E 2015 di Nicolas Ghesquière.
L’intensità dell’ambientazione pre-sfilata appare poi con un affresco elegante e pieno di energia realizzato da Jean-Paul Goude nella sezione “Backstage”, un sublime omaggio alla frenesia dei momenti che precedono l’accensione delle luci sulla passerella. L’iconico fotografo francese ha creato questo affresco panoramico come gioioso e infinito tributo all’effervescenza creativa della moda.
L’imponente lavoro conta la partecipazione di 48 modelle, 25 make-up artist sotto la direzione di Pat McGrath, 25 parrucchierisotto la direzione artistica di Paul Hanlon, 40 persone di staff dello Studio, 40 costumisti, uno stilista: Nicolas Ghesquière.
La mostra poi approfondisce il tema del “Savoir-faire” rivelando i segreti dell’artigianalità e l’importanza del know-how artigianale che contraddistingue da sempre l’esclusività della Maison. All’interno dei laboratori dell’azienda infatti, la passione per l’artigianalità è il solo principio guida, dimostrata dai più di cento passaggi per creare una sola “Petite-Malle”, oggetto prezioso che richiede un’attenzione speciale, così come così come le calzature Louis Vuitton cucite a mano dagli esperti artigiani della Riviera del Brenta, nell’Atelier Louis Vuitton di Fiesso d’Artico.
“Solo la mano può creare oggetti davvero eccezionali”: è il motto nei laboratori della Maison, dove il tempo necessario per creare un oggetto non è mai un problema, d’altronde: quando si tratta di vero lusso, solo il tempo può rivelare l’intera storia del prodotto.
Si continua poi nella “Accessories Gallery” che presenta un avatar stampato in 3D della modella Marte Mei van Haaster con gli accessori della Collezione Primavera/Estate 2015. Agli accessori fanno eco pezzi provenienti dagli archivi Louis Vuitton come il baule-scarpiera, appartenuto alla leggendaria attrice Greta Garbo.
Il viaggio si avvia a una conclusione con la “Poster Room”, dove un trittico polimorfico della campagna pubblicitaria “Series 2” per la Primavera/Estate 2015, fotografata da Annie Leibovitz, Juergen Teller e Bruce Weber che illustra una visione internazionale della moda attraverso le location scelte e l’interpretazione di ogni fotografo della Collezione di Ghesquière permettendo un confronto tra i codici linguistici degli artisti, inoltre vengono rappresentate storie di moda create da Patrick Demarchelier e da Juergen Teller.
Chiude la mostra una storia grafica personalizzata, tredici adesivi nello “Stickers Corridor”, che ospita i disegni le stampe della stagione: scatti simpatici che si rifanno dalla pop-art sulla cultura al consumo.