Vice Ministro dell’economia Maurizio Leo: “Le cartelle esattoriali? Fermiamo il diluvio”
Sul fronte fisco il governo si prepara alla nuova “tregua”
L’idea dell’esecutivo è che le cartelle fino a mille euro potranno essere “cestinate”, quelle tra mille e 3 mila euro “l’imposta evasa può essere ridotta dal 50%“. Così il vice ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo durante la trasmissione “Quarta Repubblica”.
Sulla riduzione al 50% “si stanno ancora facendo i conti, ma anche la sanzione potrebbe essere ridotta”, probabilmente al 5%.” Azzeramento invece per gli interessi.
L’intenzione del Governo è l’incasso realistico delle cartelle. Lo stesso vice ministro afferma che: “nel corso del tempo si sono avvicendati tanti provvedimenti in base ai quali, dopo l’iter che parte dagli avvisi di accertamento spesso non onorati dai contribuenti, si traducono in cartelle esattoriali: in tutto 1.132 miliardi”.
Difficilmente lo Stato riuscirà a rientrare di queste somme. Infatti, aggiunge il Vice ministro, “Di questi, la Corte dei conti ci dice che se ne possono riscuotere solo il 6-7%“.
Si sarebbe parlato nella compagine di governo anche della possibilità che tutte le cartelle di importo inferiore ai mille euro vengano cestinate. Allo stato dei fatti i costi per la riscossione sarebbero superiori all’entrata per l’erario.
“In una situazione normale si dovrebbe togliere di mezzo questa massa di cartelle non riscuotibili. Faccio degli esempi: i deceduti – ci sono delle cartelle che hanno raggiunto i deceduti e purtroppo non possono più essere onorate; i falliti”.
Emerge la necessità di eliminare tutte le cartelle che riguardano cittadini oggettivamente impossibilitati al pagamento.
“Sulle restanti cartelle bisogna fare una selezione” afferma Leo “Se ci sono cartelle il cui ammontare non supera i 1000 euro, i costi di riscossione sono più elevati rispetto a quello che si può riscuotere. Se la cartella è di 800 euro il costo di riscossione è molto più elevato”. La cancellazione dovrebbe riguardare tutte le cartelle di un valore inferiore a 1000 euro.
A chi parla di condoni o regali il Vice ministro replica: “Non perché vogliamo fare condoni, sconti – ha concluso -, ma perché gli oneri di riscossione sono più elevati”.