Roma. Vigili assenti, ancora polemica. Ma stato d’agitazione prosegue
Mercoledì assemblea USB. Anche Ospol e Cisl Fp annunciano stato d’agitazione. E il Codacons presenta un esposto
Il 2015 a Roma si è aperto all’insegna della polemica. Quella sull’assenteismo dei Vigili Urbani nella notte di Capodanno. Se da una parte, il 1 gennaio venivano propinate cifre da capogiro, già oggi i numeri di ridimensionano e si parla di 44 casi contro gli oltre 800 dei giorni scorsi.
“No alla gogna mediatica e alla disinformazione” – è il coro unanime dei sindacati, confederali e non. “E’ paradossale – ha dichiarato Giancarlo Cosentino della CISL Fp all’agenzia DIRE – che nel bel mezzo di Mafia Capitale, con alcune persone in carcere e altre indagate, si stia parlando dell’agente che è rimasto a casa la notte di Capodanno. Siamo in un momento di forte agitazione, con una vertenza difficile, anche a seguito della mancata conciliazione in Prefettura con l’amministrazione capitolina e il comandante Raffaele Clemente. Uno stato di agitazione di cui la Polizia locale è solo la punta dell’iceberg” – ha aggiunto il sindacalista. Alla voce di Cosentino, si aggiunge quella di Stefano Lulli, segretario romano dell’Ospol, che, sempre all’agenzia DIRE spiega: “I numeri illustrati dal vicesendaco di Roma, Luigi Nieri, nella giornata di venerdì, erano decisamente fuori luogo, essendosi poi nei giorni drasticamente ridimensionati”.
Sempre Lulli fa il punto sui numeri: gli agenti in malattia sarebbero quindi molti di meno, rispetto a quanto si pensava. E fornisce una spiegazione: “Nonostante il sindaco continui a considerarci alla stregua degli altri dipendenti comunali, noi lavoriamo in strada e siamo più esposti alle malattie”. Il Corpo, comunque, proseguirà proseguirà quindi nello stato di agitazione: “Andremo avanti con le assemblee informative – hanno sottolineato entrambi i sindacalisti – dobbiamo mettere a conoscenza gli agenti su tutto ciò che riguarda il contratto unilaterale imposto dall’amministrazione e le mancate tutele sulla sicurezza. Tutti punti su cui il sindaco non è disposto a venirci incontro”.
Se Lulli esclude un’assemblea domani, non offre altrettante sicurezze sul derby Roma-Lazio previsto per l’11. “Escludo che possa accadere domani, non vogliamo creare disagi ai romani – ha spiegato Lulli a DIRE – ma non posso fare altrettanto per il giorno del derby. Un evento calcistico riguarda solo una parte dei cittadini, non tutti”. L”eventualità di una mobilitazione il giorno del derby sembra invece escluderla al momento il sindacalista della Cisl: “Non faremo questo favore all’amministrazione. Non gli daremo modo di alimentare la gogna mediatica nei nostri confronti”.
D’accordo con il metodo ‘assemblea’ anche il sindacato USB. Che ha richiesto per mercoledì dalle 8 alle 13.30 l’autorizzazione per un’assemblea del personale capitolino “per difendere la qualità dei servizi pubblici e il salario, presso la sala della Protomoteca in Campidoglio. Su tutta la partita del contratto decentrato (determinato con atto unilaterale dell’amministrazione Marino, ndr) campeggia la vicenda dei Vigili oggetto di un vero e proprio attacco politico e mediatico che colpisce tutto il pubblico impiego”- ha dichiarato in una nota Caterina Fida, del coordinamento nazionale della Usb Pubblico impiego. “Si tratta di un attacco generalizzato e che colpisce tutte le categorie professionali presenti a Roma Capitale a partire da quelli rivolti all’utenza: si tratti dei nidi e delle scuole, o dei servizi sociali, o di quelli amministrativi quali gli anagrafici” – continua Fida, che precisa: “L’iniziale decisione d’indire l’assemblea dopo la pausa natalizia deriva dall’applicazione delle nuove regole che riorganizzano completamente i servizi, imposte in modo unilaterale dalla giunta Marino”.
Una riorganizzazione “decisamente al ribasso” – così la definisce Fida – “che nelle scuole e nei nidi aumenta in modo sconsiderato il rapporto educatrice/bambino e l’orario di lavoro; e non si creda che l’aumento delle ore lavorative nella scuola dell’infanzia aggiunga miglioramenti effettivi al servizio in quanto l’unico effetto certo sarà quello di condurre verso il licenziamento delle migliaia di precarie e di appesantire il lavoro a diretto contatto con i bambini”.
Un’assemblea che “assume un valore sociale importantissimo cercando di saldare le esigenze di chi i servizi li eroga a chi ne fruisce” – prosegue la rappresentante sindacale.
In tutto questo marasma, è il Codacons a prendere una posizione netta. Questa mattina è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti in merito alla vicenda della notte di Capodanno e ai Vigili assenti. L’associazione di Carlo Rienzi ha chiesto di “fare chiarezza sull’episodio accertando eventuali profili penalmente rilevanti e di verificare il controverso aspetto dei certificati medici rilasciati agli agenti malati”. L’associazione ha quindi chiesto alla Procura “di aprire una indagine alla luce delle possibili fattispecie illustrate, e di procedere al sequestro di tutte le certificazioni rilasciate in cui si attesta la malattia dei Vigili per risalire ai medici che le hanno prescritte e verificare la rispondenza all’effettivo stato di malattia degli stessi, agendo in caso di illeciti anche nei confronti dei medici autori delle certificazioni. L’esposto – conclude la nota del Codacons – è stato inviato anche alla Corte dei conti allo scopo di verificare eventuali danni erariali”.