Roma. Vigili assenti, Ichino chiede sanzioni anche per i medici
Cambiano i numeri sui Vigili assenti: secondo il vicesindaco di Roma Nieri i casi gravi passano da 44 a 90
Mentre in Campidoglio va in scena un blitz, reso noto dal sindacato USB, per protestare contro il nuovo contratto decentrato determinato con atto unilaterale della Giunta ed entrato in vigore a partire dal 1 gennaio di quest’anno (qui i dettagli), procede l’indagine amministrativa sul caso dei Vigili assenteisti durante la notte di Capodanno.
“I casi sospetti che manifestano situazioni anomale in modo più chiaro sono passati da 44 a 90 mano a mano che si verificano i casi di malattia” – secondo le stime fornite dal vicesindaco di Roma Luigi Nieri, così come ha spiegato in occasione di un’intervista a Radio1.
Sempre nel corso dello stesso intervento, Nieri ha poi cercato di placare il fuoco delle proteste che si sta facendo sempre più caldo e dirompente nella Capitale. “I contratti degli enti locali non vengono rinnovati dal 2009 e questo, insieme al blocco del turnover, ha causato una diminuzione di molte unità del Corpo complessivo della Polizia municipale. Ma non è vero che perderanno neanche un euro, così come gli altri dipendenti di Roma Capitale” – ha precisato.
Insomma, secondo Luigi Nieri, “la rilevazione del MEF ha stabilito chiaramente come illegittimi i vecchi salari accessori”. A fronte, però, ricordiamolo, di un contratto non rinnovato da anni. “Ora questi non saranno più concessi a pioggia – continua Nieri – ma saranno legati alla produttività che si misurerà in base alle prestazioni e alla presenza in servizio. Oggi ne avremo la prima prova con l’apertura dei servizi al pubblico fino alle 18.30”. Infatti, sono già entrate in vigore le turnazioni negli uffici anagrafici.
Nel frattempo, sulla questione del salario accessorio, prende la parola il segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, secondo cui “chi ha sbagliato deve pagare ma nel contratto c’è già la possibilità di licenziare”. Il sindacalista, ospite di Radio anch’io, parla così in merito alla vicenda dei Vigili assenteisti.
“L’assenza di un giorno, chiaramente organizzata, fa presumere la mancanza di un motivo medico. Quindi, secondo me, dovrebbero essere tutti sanzionati, non soltanto i 44 o i 90 di cui si parla. Magari non con il licenziamento, perché un giorno di assenza ingiustificata non lo giustifica, ma con una sospensione nell’ordine dei 5 o 10 giorni, che si fa sentire in busta paga e nessuno la subisce a cuor leggero, e soprattutto darebbe un segnale molto forte. Se poi la cosa si ripete puoi essere licenziato” – è invece l’opinione del senatore PD e giuslavorista Pietro Ichino, intervenuto ai microfoni di Radio Radio, in merito alla vicenda che ha visto coinvolti gli agenti della Polizia di Roma Capitale.
“Inoltre – ha aggiunto – l’Ordine dei medici dovrebbe colpire con sanzioni disciplinari il medico che abbia rilasciato certificati con la fotocopiatrice, come accadde nel 2003 per il famoso sciopero Alitalia fatto con 800 dipendenti che si ammalarono nello stesso giorno. Allora l’Ordine non adottò alcun provvedimento, nemmeno per quel medico che rilasciò centinaia di certificati nel giro di un’ora rendendosi complice di un grave abuso, di una frode”.