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Vigili assenti, sms per reperibilità “portano data del 1 gennaio”

La denuncia di Giannini (Sulpl). Ma orario di invio e ricezione potrebbero non corrispondere se telefono era spento

Le prove si sommano alle prove, gli indizi si aggiungono agli indizi. Eppure, fare chiarezza sulla complicata questione che si è scatenata a Roma a partire dal 1 gennaio 2015, all'indomani dell'assenteismo di alcuni Vigili Urbani in strada la notte del 31 dicembre 2014, è davvero difficile.

Prima, si parlava di circa 80 Vigili su 100; poi, si è detto che i casi gravi fossero solo 40 circa (leggi qui), oggi nuovamente saliti a 90 secondo le stime fornite dal vicesindaco Luigi Nieri (leggi qui). E mentre la Procura, dopo l'esposto del Codacons, avvia un'indagine, ecco arrivare la carta che potrebbe scombinare tutto il mazzo.

A riportare le dichiarazioni è l'agenzia DIRE. Secondo Stefano Giannini, segretario romano del Sulpl, i messaggi con cui è stata richiesta la reperibilità ai Vigili, porterebbero la data del 1 gennaio, stando a quanto riferisce e testimonia l'immagine diffusa. Non tutti, ma alcuni. "Ecco le prove dell'inefficienza della gestione Clemente che vorrebbero far ricadere sui poliziotti locali. Come si vede negli screenshot dei cellulari le chiamate di reperibilità per la notte di Capodanno sono arrivate per sms ai cellulari dei colleghi intorno all'una di notte e ad altri persino la mattina alle 8.44 dell'1 gennaio, a festa ormai finita" – avrebbe dichiarato Giannini, aggiungendo che: "Nel testo c'era scritto di presentarsi alle 19, senza specificare neanche di quale giorno. Possibile che ti mandino un sms all'una di notte dicendo che ti devi presentare forse 6 ore prima? Inutile è stato poi chiamare i numeri inseriti nel messaggio a cui, ci riferiscono, non rispondeva più nessuno". 

Ecco, dunque, che almeno per Giannini le tessere del mosaico si ricompongono: "In un paese normale – ha concluso – i dirigenti ultra-pagati, che sapevano una settimana prima che non c'era nessuno di straordinario, che hanno mandato 5.000 lavoratori in ferie e che mandano gli sms di presentarsi in reperibilità 6 e 10 ore dopo l'evento, ovviamente responsabili dell'inefficienza, andrebbero cacciati. Invece come al solito se la prenderanno con le ultime ruote del carro facendogli magari anche i procedimenti disciplinari. La casta non siamo noi".
 

*La redazione di Romait, in merito a queste dichiarazioni, ha provveduto a contattare il Comando dei Vigili Urbani. La risposta sarà pubblicata non appena giungerà. Facciamo comunque notare che l'orario di ricezione potrebbe non corrispondere a quello dell'invio, qualora il telefono, in quel momento, fosse spento. Se si compone il numero nel messaggio, manca la linea – secondo quanto abbiamo potuto verificare.

**Foto agenzia DIRE

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