Ville di Roma, la denuncia delle associazioni: senza rimborso resteranno incustodite
Le associazioni di volontari, che si occupano di aprire e chiudere le aree verdi, denunciano: «Il Comune non rimborsa il carburante»
Le associazioni di volontari Martiri di Nasiriyha ed Earth, che si occupano di aprire e chiudere le aree verdi, denunciano: «Il Comune non rimborsa il carburante. Siamo costretti a fermarci. E a interrompere il servizio di apertura e chiusura dei parchi e delle ville di Roma». Dopo più di sei mesi di anticipi per i rifornimenti di benzina, hanno detto basta, con gravi conseguenze per la pulizia, il decoro e la sicurezza delle aree verdi, che diventano punto di ritrovo per sbandati e persone che passano la notte a bere, come dimostrano i tappeti di bottiglie al mattino seguente.
Da gennaio nessun rimborso
«È da gennaio che non riceviamo rimborsi», spiega Valentina Coppola, presidente dell’associazione Earth, che gestisce Villa Pamphilj, i giardini di via Sannio, Villa De Santis, Parco Falcone e Borsellino, Villa Carpegna, il parco di Centocelle e del Castellaccio. «Come stabilito dal bando, si tratta di 30 centesimi al chilometro più l’usura del veicolo, vale a dire tra i cinque e i seimila euro al mese». Il servizio copre 30 ville con una percorrenza giornaliera di circa 600 chilometri. «I nostri volontari si svegliano alle 5 del mattino per aprire i parchi, poi vanno al lavoro e una volta finito di lavorare tornano a chiuderli. Lo fanno anche a Ferragosto e a Natale. E lo fanno gratuitamente, con grande senso di responsabilità, ma oltre il tempo e l’impegno, non possono rimetterci di tasca loro», continua Coppola. Da venerdì questa routine si è però interrotta. «Anche a maggio avevamo lasciato i cancelli chiusi, ma il dipartimento e l’assessorato all’Ambiente ci avevano assicurato che si sarebbe risolto tutto in tempi brevi. Invece nulla. E, nonostante abbiamo comunicato la nostra decisione, in questi ultimi giorni dal Campidoglio nessuna notizia. Sono anni che offriamo il servizio. A ottobre scadrà il bando e non parteciperemo più».
Le aree verdi restano aperte ma incustodite
Gli ex militari dell’Arma volontari Martiri di Nasiriyha si trovano nella stessa situazione. Da giovedì hanno deciso di lasciare aperti i cancelli di 28 importanti aree dei Municipi I e II, da Colle Oppio a Villa Aldobrandini, da Villa Sciarra a Villa Massimo. «Dall’inizio dell’anno non riceviamo più i circa 90 euro al giorno di rimborso del carburante per i 452 chilometri che i nostri volontari percorrono mattina e sera», racconta Franco Leva, dell’associazione formata per lo più da carabinieri in pensione. «Utilizzano quattro e cinque macchine, perché in chiusura a Colle Oppio c’è bisogno di un rinforzo con doppia auto». Dall’amministrazione comunale, in questi cinque giorni, nessuna risposta. Il patrimonio verde della Capitale resta incustodito e alla mercé di chiunque si serva dell’oscurità per fini poco leciti. «Noi rimaniamo in attesa di riscontro, ma in questo modo non riusciamo più ad andare avanti».