Vini del Lazio premiati a “Esperienze di Vitae” del Centro Italia
L’evento che ha unito le “Delegazioni Regionali AIS del Centro Italia”, sulle eccellenze vinicole di Abruzzo, Emilia, Lazio, Marche, Romagna, Umbria
Dopo il successo dell’anno scorso a Cesena, alla presenza di più di mille persone provenienti dalle delegazioni regionali Ais (Associazione italiana sommelier) di Abruzzo, Emilia, Lazio, Marche. Romagna, Umbria, domenica scorsa 17, marzo presso Villa Cattani Stuart a Pesaro, capitale della cultura italiana 2024, si è svolto il primo evento dedicato alle eccellenze enoiche del Centro Italia premiate con le Quattro Viti, massimo punteggio attribuito da Vitae, la Guida Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier.
Per l’occasione gli associati e turisti hanno potuto visitare le aziende vinicole della zona e godere dell’ospitalità della città di Pesaro, capitale della Cultura 2024, patria rossiniana del buon vivere.
Insieme al presidente Ais Marche, Stefano Isidori e del co-organizzatore, Raffaele Papi, ”padroni di casa”, il noto giornalista Rai, Gianluca Semprini, ha presentato l’evento davanti al presidente nazionale Ais, Sandro Camilli, il responsabile della Guida Vitae, i presidenti delle delegazioni Ais regionali convenuti, l’on. Carloni della Commissione per l’Agricoltura presso la camera dei deputati, il vicesindaco di Pesaro, Daniele Vimini, i responsabili delle aziende premiate.
In complesso 191 vini degustati, 32 dei quali dalla Romagna in un effluvio di profumi, un caleidoscopio di colori e riflessi provenienti dalle terre di origine e figlie della maestria dei viticoltori italiani.
Il presidente di Ais Marche, Isidori ha dichiarato: ”Abbiamo voluto presentare a Pesaro, Capitale della Cultura 2024, una manifestazione che potesse integrare le eccellenze vinicole del Centro Italia, 6 regioni, 7 se consideriamo i distretti vinicoli con l’inserto come ospite della Toscana. Per quanto riguarda le Marche non abbiamo lasciato nulla di scontato anche perché la qualità dei vini marchigiani è sempre crescente e riconosciuta, come il Verdicchio dei Castelli di Jesi e il Verdicchio di Matelica, il Conero è ben presente con le sue sfaccettature ma dal Nord al Sud della Regione tutte le denominazioni riescono a farsi prediligere”.
Il presidente Ais, Sandro Camilli ha continuato:” il ruolo della nostra associazione è quello di guardare al passato però non possiamo trascurare tutti i produttori emergenti. Facciamo un lavoro oggettivo. La capillarità che abbiamo nelle Regioni e nei territori ci permette di avere questa conoscenza dei produttori anche alle prime esperienze e di poterli premiare”.
A sua volta il presidente Ais Lazio, Francesco Guercilena ha sottolineato: “ Abbiamo ricevuto tante conferme. Siamo felici e orgogliosi di premiare il Lazio vitivinicolo. Sono state tante le eccellenze che ci hanno sorpreso durante le fasi di degustazione e valutazione per la Guida Vitae 2024.
Questa è la decima edizione ma guardando al passato noto che l’asticella si alza ogni anno sempre di più. Sono tanti i vini e i giovani produttori che si affacciano a questo mondo e portano il nome del Lazio al di fuori della nostra Regione. C’è tutta una Regione che si muove . Roma sicuramente è il volano per trainare tanti altri territori: l’alta Tuscia Viterbese, il Cesanese, l’Atina Cabernet, La parte bassa del Lazio, Latina, le coste e le isole. Quindi da Roma si parte per esplorare tanti altri territori”.
Antonella Fiorito