Vinicius, la star del Real Madrid scopre di avere origini camerunesi
Su iniziativa della Confederazione Brasiliana di Calcio, un test del DNA rivela le radici africane dell’attaccante della Seleçao: un mese fa la controversa decisione di non assegnargli il Pallone d’Oro
Vinicius Jr., stella carioca del Real Madrid, ha appreso che i suoi avi provenivano dal Camerun e, più precisamente, appartenevano alla tribù Tikar. Come riporta Calciomercato.com, l’ala dei Blancos ha ricevuto l’ufficialità appena prima del match di qualificazione al Mondiale 2026 tra la sua Seleçao e l’Uruguay. Quando, con un’insolita cerimonia, gli è stato consegnato un certificato alla presenza del padre e di Ednaldo Rodrigues, Presidente della Confederação Brasileira de Futebol.
La rivelazione, spiega Jeune Afrique, è avvenuta grazie a un test del DNA cui Vini si è sottoposto nell’ambito della campagna Raizes de Ouro (“Radici d’oro”). Un’iniziativa finalizzata, aggiunge Cameroon Online, a rintracciare le origini africane degli atleti verdeoro, e lanciata dalla CBF in collaborazione con la società americana African Ancestry.
Proprio la fondatrice dell’impresa di genealogia genetica, Gina Paige, ha sottolineato l’importanza della riscoperta di una storia ancestrale spesso «cancellata dal razzismo e dall’eredità della schiavitù». Che, nel caso del fuoriclasse brasiliano, appare «particolarmente in linea con la sua promozione della giustizia sociale dentro e fuori dal campo».
Proprio questo impegno, a detta dello stesso Vinicius, a fine ottobre gli avrebbe fatto perdere il Pallone d’Oro a vantaggio di Rodri, centrocampista iberico del Manchester City. Il quale, con tutta probabilità, l’ha spuntata soprattutto per via dell’Europeo conquistato con la Spagna. Una decisione controversa come d’altronde molte di quelle che riguardano il premio della rivista France Football, su cui andrebbe fatta chiarezza una volta per tutte.
Vinicius e il Pallone d’Oro
Se infatti il trofeo va destinato a chi ha vinto di più nell’annata, com’è ormai (pessima) abitudine, sarebbe stato più corretto assegnarlo all’altro madridista Dani Carvajal. Che non solo è altrettanto Campione d’Europa con la Roja, ma ha pure alzato l’ultima Champions League.
Se invece il Ballon d’Or va attribuito al miglior calciatore, dovrebbe aggiudicarselo vita natural durante Kylian Mbappé, dall’estate scorsa a sua volta in forza alle Merengues. Oppure si potrebbe optare per una via di mezzo, valutando il contributo dei singoli ai successi della squadra. In tal senso, non c’è dubbio che l’attaccante sudamericano sia stato molto più decisivo per i successi della Casa Blanca di tutti i suoi rivali.
En passant, come riferisce Actu Cameroun, lo stesso fenomeno francese ha consanguinei del Paese dell’Africa Centrale, nativi peraltro della stessa etnia da cui discende Vinicius. E lo stesso vale per l’altro compagno di squadra (pure lui transalpino) Aurélien Tchouaméni, benché la sua ascendenza risalga a un altro ceppo, quello Bamiléké.
E viene spontaneo chiedersi dove sarebbe oggi la selezione vert, rouge et jaune se potesse schierare tutti i suoi “figli”. Non a caso il Camerun, come recita il suo inno nazionale, è la “culla dei nostri antenati”. Il suo albero, dopotutto, è cresciuto rigoglioso anche se brutalmente estirpato dalle terre avite del Continente Nero.