Violenza donne, anche a Roma arriva il ‘Codice Rosa’
Una mozione chiede l’istituzione del Codice Rosa nei Pronto Soccorso capitolini
Interloquire con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per estendere in tutti i pronto soccorso di Roma Capitale il ‘Codice Rosa’, dedicato alle vittime di violenze. A chiederlo al sindaco Ignazio Marino e alla sua Giunta è stata stamattina l’Assemblea capitolina, approvando all’unanimità una mozione a firma delle consigliere Erica Battaglia (Pd), Giulia Tempesta (Pd), Ilaria Piccolo (Pd), Svetlana Celli (Lista civica Marino), Annamaria Cesaretti (Sel), Gemma Azuni (Sel) e dal presidente dell’Aula, Valeria Baglio (Pd).
“Un accesso dedicato ai pronto soccorso per chi subisce violenza e una task force interistituzionale di accoglienza e sostegno psicologico”. È il ‘Codice Rosa’ che una mozione dell’Assemblea capitolina, approvata oggi in Aula all’unanimità con 25 voti favorevoli, chiede di estendere a tutti i Pronto soccorso della città. E su questo l’Assemblea invita sindaco e assessore competente “a definire con la Regione Lazio un percorso dedicato e protetto per tutte le vittime di violenza”.
Come spiega in una nota Valeria Baglio, presidente dell’Assemblea capitolina, “con questo atto chiediamo che nella nostra città si riconosca in tutte le strutture sanitarie cittadine un percorso dedicato di assistenza sanitaria e psicologica a protezione delle donne che subiscono violenza. Spesso per le vittime è difficile denunciare e chiedere aiuto”. Per questo “siamo convinte che questo percorso ‘protetto’ offra maggiori tutele e un sostegno fondamentale a tutte le donne, italiane e straniere, che possono sentirsi così meno sole nel momento delicatissimo in cui bisogna affrontare il dramma della violenza”.
“Estendere a tutti i centri di pronto soccorso di Roma capitale il ‘codice rosa’, un codice di accoglienza per le vittime di violenze”. È questo dunque quanto previsto dalla mozione, con la quale, spiegano Giulia Tempesta ed Erica Battaglia (PD) “Roma capitale si impegnerà a chiedere al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, l’introduzione del ‘Codice Rosa’, anche sulla scorta del protocollo d’intesa per l’attuazione del ‘Percorso Rosa’, approvato dalla Regione nel febbraio 2014; siamo convinte che l’attivazione di uno specifico percorso di accesso per tutte le vittime di violenza possa garantire un supporto immediato, sia sanitario, che psicologico, ma anche un’adeguata assistenza giudiziaria, monitorando, al contempo, le situazioni più a rischio in caso di omessa denuncia”.
Inoltre, “si tratta di un’esperienza già sperimentata in Toscana, presso l’Azienda sanitaria di Grosseto e che oggi, grazie a risultati ottenuti, è diventato un progetto regionale”, concludono Tempesta e Battaglia.