Vittoria a Ponte Milvio, riapre l’anagrafico di via Riano
Dal 1 gennaio al 23 febbraio: la riapertura slitta di un mese. Le proteste del centrodestra municipale
L’anagrafico è riaperto. In via Riano, dopo lunghe settimane di proteste e picchetti, ritorna la tranquillità: 45mila persone – tante sono quelle che abitano nella zona che serve l’anagrafico – torneranno ad esser debitamente servite.
Quella di via Riano, riaperto dopo una chiusura “temporanea” e “immotivata”, è una storia complicata. Aperto con grande sforzo dell’amministrazione Giacomini, quella precedente all’attuale targata Torquati in Municipio XV, con l’intenzione di migliorare la qualità dei servizi offerti sul territorio e rilanciare il mercato di Ponte Milvio, l’ufficio viene inspiegabilmente chiuso sul finire dello scorso anno. La promessa è quella di una riapertura che, mese dopo mese, sembra destinata a slittare continuamente.
Lo sportello avrebbe dovuto riaprire l’1 gennaio. Eppure, a metà mese, dagli scranni dell’opposizione fanno sapere che i battenti restano chiusi non ostante gli impegni presi dalla maggioranza con i cittadini. Si è trattato di “un pesce d’aprile anticipato” – avevano commentato Giuseppe Calendino, consigliere di Fdi-AN e il suo collega di partito Giorgio Mori. Il centrodestra inizia così a martellare Torquati sempre più assiduamente. Si punta il tutto per tutto sulla riapertura, con frequenti sopralluoghi, coinvolgendo la cittadinanza con una raccolta firme. “Basta con le false promesse, basta con i finti proclami” – strillano i consiglieri Stefano Erbaggi, Gianni Giacomini, Giuseppe Mocci, Isabella Foglietta, Dario Antoniozzi e Giuliano Pandolfi.
Oggi, che la travagliata storia dell’ufficio di via Riano sembra essersi risolta per il meglio, la soddisfazione è doppia. “L’ufficio riapre oggi, a seguito delle nostre proteste. Un ufficio che, lo precisiamo, era stato da noi realizzato nella precedente Amministrazione. Siamo soddisfatti che la nostra protesta abbia avuto successo. Restiamo basiti davanti ad un presidente che si prende meriti che non sono e non saranno mai di sua spettanza. A Torquati piace apparire sui giornali ma ha la memoria molto corta”, hanno dichiarato i consiglieri municipali.