Vivere fuori Roma: Grottaferrata ha storia e identità. Non manca niente per viverci alla grande
Ai Castelli Romani si può trovare una migliore qualità della vita e anche costi meno onerosi. Grottaferrata vive di turismo e non è un dormitorio di pendolari
Ai Castelli Romani si può trovare una migliore qualità della vita e anche costi meno onerosi. Grottaferrata è un paese con una propria storia e identità, vive di turismo e non è un dormitorio di pendolari. Non le manca niente, rispetto allo stretto necessario, per viverci alla grande.
Grottaferrata e le colline intorno a Roma
Sulle colline attorno Roma, ma soprattutto su quelle che chiamiamo Castelli, a sud-est della Capitale, ci sono grandi e piccoli centri con tanta storia alle spalle, antica quanto e più di quella di Roma. Con tanto verde, zone residenziali, ville, passeggiate e tutto ciò che serve ad una città in termini di servizi: scuole, parchi, musei, supermercati, ospedali, stazioni di treni e di bus, costituendo, di fatto, un corpo separato dalla metropoli, pur se ai confini dell’area della Capitale.
Chi vive sulle colline a volte è costretto a una vita da pendolare, sia esso studente universitario o impiegato, se il luogo di studio e di lavoro resta a Roma. Ma non è il caso di Grottaferrata. Che offre qualcosa che altri centri dei Castelli non sempre hanno, una maggiore tranquillità, meno smog, iniziative culturali, architetture importanti, una economia basata sul turismo e il verde, in cui è immersa, è un’attrattiva forte per chi cerca casa fuori Roma.
Dapprima residenze nobiliari, i “Castelli” servirono come rifugio a quanti scappavano dalle invasioni barbariche
Il nome Castelli deriva dal fatto che subito dopo la caduta del grande Impero romano, molti abitanti impauriti dalla situazione di instabilità e precarietà politica presente a Roma, si rifugiarono nei castelli costruiti appena fuori la Capitale, da alcune famiglie nobili come i Savelli (Albano e Castel Savello, Ariccia, Castel Gandolfo, Rocca Priora), gli Annibaldi (Molara, Monte Compatri, Rocca di Papa), gli Orsini (Marino) e i Colonna (Monte Porzio Catone, Nemi, Colonna, Genzano e Civita Lavinia) e in seguito anche gli Sforza. Da qui nasce dunque quella denominazione.
Se, in passato, sono stati sede di guerre (alcune città, come Marino, furono persino rase al suolo), dall’800 e ancora oggi i Castelli Romani sono noti per la loro bellezza, la loro natura, e sono la meta preferita dei romani per una scampagnata o una gita fuori porta.
In tutto sono 17 città. Da Ciampino e Marino, i più vicini alla Capitale, fino a Velletri e Lariano, agli estremi meridionali di quest’area. Le città sono divise in tre aree: la Tuscolana, la più grande (Grottaferrata, Frascati, Colonna, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca Priora, Rocca di Papa), l’Albana (Castel Gandolfo, Albano Laziale, Ariccia) e infine quella Lanuvina (Nemi, Genzano di Roma, Lanuvio).
Grottaferrata è uno dei borghi più belli dei Castelli Romani
Abbiamo deciso, per questo viaggio, di conoscere meglio la città di Grottaferrata, forse uno dei borghi più belli delle città che compongono i Castelli. Confina con Frascati e Marino ed è molto vicina al Lago di Albano. Il punto di riferimento centrale di questa cittadina è sicuramente l’Abbazia greca di San Nilo, costruita nel 1004 ed intorno alla quale sono sorte residenze più moderne, edificate purtroppo anche sui resti di antiche ville romane. Si trova a 330 metri di altitudine, sulle pendici dei Colli Albani, con una popolazione di quasi 22.000 abitanti e fa parte del Parco Regionale dei Castelli Romani, dell’XI° Comunità Montana del Lazio e del Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.
Oltre all’Abbazia, nel comune troviamo anche le Catacombe Ad Decimum, il Castello Savelli (sec.X) e alcune delle famose Ville Tuscolane, di importante valore artistico per l’architettura e per gli affreschi. La città è collegata a Roma dalla Strada Statale Anagnina e, tramite la stazione della vicina Frascati, anche al servizio ferroviario regionale, raggiungibile con una combinazione bus+treno. Le due città sono unite da un viale alberato, Viale John F. Kennedy, dove si trovano bellissime ville e residenze di pregio.
Lo percorrono per lo più sportivi in vena di jogging in entrambe i sensi, anche perché abbastanza in piano, se non fosse per il marciapiede in stato di perenne degrado, con buche e asfalto rovinato. Non so se il Comune nel frattempo lo abbia riparato ma è da sempre una delle lamentele dei residenti. Curioso che un viale tanto gradevole, anche tanto trafficato, che unisce forse i due borghi più belli dei Castelli, sia proprio quello più dimenticato e con la peggiore immagine.
Il treno è il mezzo preferito per spostarsi lungo le linee ferroviarie regionali
Ogni mattina, molto presto, l’esercito dei pendolari, in giacca e cravatta e con il cappotto, il giaccone e la tuta, dalle stazioni dei Castelli prendono i loro trenini, bus, macchine e moto per infilarsi lungo l’Appia e la Tuscolana e raggiungere Roma. Chi può usufruisce delle ferrovie locali, come la linea 4 del servizio ferroviario regionale che collega Termini con Velletri, Albano Laziale, Frascati utilizzando le diverse ramificazioni ferroviarie. Ogni ora parte un treno in un senso o nell’altro, che diventano 120 nei giorni festivi. Il servizio è di Trenitalia. Le vie consolari interessate sono la Casilina verso Cinecittà, la Tuscolana verso la Stazione Anagnina e l’Appia verso le Stazioni di Ciampino e Capannelle. Sono studenti, professionisti, impiegati, operai.
Si muovono dai 17 comuni alle porte della Capitale, sono di fatto un prolungamento dei residenti romani sui Castelli: dove vivono 400mila persone e 110mila sono i pendolari che ogni giorno vanno nei due sensi, ingolfando strade e stazioni nelle ore di punta. L’auto è utilizzata sempre di meno, con i rialzi del costo della benzina è diventata un lusso. La classica corriera blu del servizio Cotral viene preferibilmente utilizzata da colf, badanti e dagli stranieri residenti. Il primato spetta ovviamente al treno, che ha il vantaggio di non subire blocchi lungo le vie consolari e sul Grande Raccordo Anulare.
Ma se questo è vero per molti dei comuni della cerchia dei castelli lo è meno per gli abitanti di Grottaferrata. Non è un veramente un dormitorio di pendolari. A Grottaferrata si può vivere e trovare una propria occupazione senza bisogno di andare a Roma.
Un centro che vive soprattutto di turismo, con uno dei redditi pro capite più alti del Lazio
Quando d’estate a Roma fa caldo, si scappa ai Castelli. Come pure d’inverno, se vuoi mangiare qualcosa di buono. Quando si cerca un’azienda agricola genuina, un vigneto particolarmente prestigioso. Se sei stanco del caos cittadino e di vivere in un palazzo, ci si trasferisce ai Castelli. Ed è per questo che i diciassette paesi dei Castelli Romani sono tutt’ora tanto amati dai romani. In particolare Grottaferrata è una delle mete preferite per la scampagnata proprio per il suo clima e la gradevolezza della cittadina. È anche conosciuta per l’Abbazia di San Nilo, costruita nel 1004, dove si celebra ancora il rito greco.
Fondata da Nilo Rossano, un monaco basiliano proveniente da Rossano calabro. L’intera città è sorta attorno alla basilica, dalla quale ha preso il nome stesso di Crypta Ferrata. Quell’oratorio costituì la prima costruzione dei monaci, prima della chiesa. Altri fanno riferimento al ”criptoportico” dell’antica villa romana su cui sorge l’abbazia, sito al di sopra delle antiche ferriere. Nel 1873 vennero espropriati i beni ecclesiastici e intanto il paese continuava a crescere con l’edificazione di altre chiese e di numerose ville. I bombardamenti dell’8 settembre del 1943, e tutti gli scontri bellici risparmiarono il centro abitato e l’abbazia.
L’economia di Grottaferrata si basa in gran parte sul settore turistico. Da anni è tra i comuni con reddito pro capite più alto di tutto il Lazio e tra i primi in Italia (Grottaferrata 28.505 euro, Roma 27.805, Formello 27.426 euro, Monte Porzio Catone 26.356 euro e Sacrofano 25.923 euro.) Questo anche grazie alla presenza di uno settore commerciale sviluppato, con belle boutique e diverse attività commerciali sul centralissimo Corso del Popolo oltre a numerose strutture ricettive di alta qualità.
Grottaferrata, una città vivace sotto tutti gli aspetti
Grottaferrata, nonostante le sue ridotte dimensioni, è un comune molto elegante e raffinato, un meta ideale per coloro che vogliono conciliare benessere, cultura e contatto con la natura. Si trova infatti nella zona del Parco Regionale dei Castelli Romani, il cui territorio copre gran parte della zona omonima.
Nel settembre del 2011 Grottaferrata è stata proclamata Città del Libro, iniziativa fortemente voluta per recuperare quel rapporto che la lega ai libri da sempre, anche grazie alla storica biblioteca dell’Abbazia. L’iniziativa viene ricordata ogni anno con un Festival e presenta un focus particolare sulle giovani generazioni.
Numerosi sono poi gli eventi di Grottaferrata, a iniziare dalla Festa di San Nilo, con tre giorni all’insegna del divertimento e delle celebrazioni religiose, concerti, negozi aperti anche fino a tarda notte e spettacoli pirotecnici molto suggestivi. Molto importante e rinomata è la Fiera Nazionale, realizzata ogni anno nel mese di marzo, quando inizia la primavera.
La prima volta della Fiera di primavera è stata nel 1462, prima della scoperta dell’America! E nel 1605 per l’edizione di settembre (abolita però da qualche anno), sebbene l’ufficialità dello svolgimento fu data da Papa Clemente XIII solo nel 1761. Nella seconda settimana del mese di settembre si svolge la festa Na vota c’era, una rievocazione dell’antica Fiera settembrina di Grottaferrata, ambientata nell’Ottocento con grande cura e attenzione dei costumi d’epoca e delle attrezzature.
Il Torneo dei Rioni 2023 è un’altra tradizione tornata ad animare Grottaferrata questa estate, con otto squadre in gara rappresentative dei rioni di Capanne, Badia, Colonnetta, Pratone, Borghetto, Fontanaccio, Valle Violata e Squarciarelli.
Personaggi storici, attori, cantanti, comici hanno preferito queste colline come residenza romana
Storicamente sono molti i personaggi storici famosi legati a Grottaferrata, come Marco Tullio Cicerone, che possedeva una tenuta nell’attuale territorio. Ovviamente San Nilo da Rossano, fondatore dell’Abbazia di San Nilo e santo patrono di Grottaferrata. Domenico Zampieri detto il Dominichino, pittore e autore del ciclo di affreschi della cappella di Grottaferrata.
Più recentemente sono stati ospiti residenti se non proprio di Grottaferrata almeno delle zone vicine: Sofia Loren e Carlo Ponti che, negli anni ’70-’80 hanno abitato in una bellissima villa sulla via dei Laghi a Marino. La famiglia di Ugo Tognazzi era stabilmente a Velletri, dove Ugo pranzava dall’amico ristoratore Benito Morelli e Vittorio Gassman era spesso suo ospite.
Così come Nino Manfredi, Monica Vitti, Claudia Cardinale, Marcello Mastroianni. Gianmarco Tognazzi ancora vive nelle campagne di Colle Ottone. Anche Gian Maria Volonté e Angelica Ippolito sono stati frequentatori dei Castelli, come Eduardo De Filippo, Franco Nero e Vanessa Redgrave quando vivevano assieme, così come il comico Gianfranco D’Angelo.
Claudio Villa viveva a Rocca di Papa, in via delle Barozze, dove ancora credo risieda la moglie e non so se anche le figlie. Ad Ariccia c’è ancora la Villa Ricordi dove Teddy Reno e Rita Pavone hanno vissuto quindici anni prima di trasferirsi in Svizzera. Allora organizzavano il Festival degli Sconosciuti grazie al quale vennero alla ribalta personaggi come Claudio Baglioni ed Eros Ramazzotti. Ora è ancora facile incontrare il cantautore Simone Cristicchi che vive nei pressi di Ariccia.
Molti sono stati anche i personaggi stranieri che hanno scelto di vivere in collina
Erano gli anni ’75-’85 e l’Italia non era la stessa di oggi, il mondo del Cinema era ancora una industria che produceva prodotti interni e per l’estero. Lo scrittore tedesco Michael Ende scrisse proprio a Genzano, nella villa di Via Monte Giove, La Storia Infinita, era il 1980. Quando giravano a Cinecittà erano di casa qui anche attori come Cary Grant, Gregory Peck, Audrey Hepburn e facevano capo al ristorante di Volfango Buttaroni, detto Pistamentuccia, in piazza Frasconi, a Genzano.
A Genzano, nella zona di Monte Giove Nuovo, ha vissuto Anita Ekberg, la protagonista della Dolce Vita. A Cecchina è nato ed ha sempre vissuto il comico Rodolfo Laganà e c’è ancora la villa in stile messicano di Anthony Quinn, nella zona di Vigna Sant’Antonio. Ma sono solo alcuni dei nomi, in realtà tutta la zona è frequentata e abitata da personaggi del mondo dello spettacolo, della tv e del cinema ancora adesso, perché consente una vita appartata ma non distante dalla Capitale.
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