Viviana e Gioele, ancora ipotesi sulla loro morte ma nessuna certezza
Viviana era sofferente, schiava delle sue paure acuitesi durante il Covid. Potrebbe veramente aver ucciso il figlio e poi essersi uccisa?
Continuano i sopralluoghi presso il terreno di Caronìa in cui sono stati trovati il cadavere di Viviana Parisi e i resti di un bambino, probabilmente Gioele. L’avvocato della famiglia Mondello, Pietro Venuti, avanza un’ipotesi sostenendo che secondo lui e gli inquirenti è possibile che la dj e il figlio siano morti in luoghi e tempi differenti.
“Noi pensiamo che Gioele e Viviana siano morti in due momenti e in due luoghi distinti. Magari la madre aveva perso Gioele ed è salita sul pilone per tentare di avvistarlo, cadendo poi accidentalmente. Nel frattempo il bimbo forse è caduto da qualche altra parte e poi è stato assalito dagli animali. Comunque speriamo che questi sopralluoghi possano chiarire la vicenda”. Si cerca poi di comprendere quale specie animali siano presenti nel territorio e se ci siano delle tane.
Nei giorni scorsi inoltre era stata avanzata l’ipotesi che potessero essere stati dei cani ad aggredirli. Infatti la zia di Gioele ha affermato di averne visti due durante una delle giornate di ricerca.
“Viviana non si è uccisa e non ha ucciso il piccolo Gioele”
Queste le parole di Claudio Mondello, uno dei legali della famiglia e cugino di Daniele, marito di Viviana Parisi. “Faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia. È probabile che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto, forse un suino nero dei Nebrodi; in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado”. Queste le parole su Facebook del cugino.
Inoltre Claudio Mondello sottolinea come l’abbiano colpito la sensibilità di Viviana e il suo senso di protezione nei confronti del suo “cucciolo” Gioele. Per questo l’avvocato stenta a credere che la donna abbia compiuto il gesto estremo di togliere la vita a suo figlio.
Omicidio-suicidio o incidente?
I primi esiti dell’autopsia sembrano confermare l’ipotesi di omicidio-suicidio. Il corpo della dj infatti è stato ritrovato a pochi metri dal traliccio, in una posizione diversa da chi cade accidentalmente e probabilmente non è stato mai spostato da lì.
Viviana era sicuramente una donna sofferente, schiava delle sue paure acuitesi durante il covid. Potrebbe aver ucciso il figlio e poi essersi tolta la vita?
Intanto si cerca di capire se il bimbo possa essere stato aggredito dagli animali, in quale punto con precisione e se poi sia stato trascinato nel luogo del ritrovamento, a circa 700m dal traliccio.
Presenza di suini dei Nebrodi nel territorio
Domenico Bardetta, presidente del Parco dei Nebrodi, fa presente come i suini neri selvatici siano numerosissimi in quella zona: “Abbiamo già posto il problema alla Prefettura di Messina durante un tavolo tecnico, viste anche le lamentele degli allevatori preoccupati per i loro allevamenti, e ci è stato detto che ci sarebbero stati altri incontri per decidere un’ eliminazione selettiva di capi. Ci è stato in seguito riferito – prosegue il presidente – che poi i sindaci dei comuni dei Nebrodi avrebbero dovuto fare delle singole ordinanze per autorizzare l’operazione, ma non ci sono stati altri incontri anche a causa dell’emergenza Covid-19 e altre problematiche. Noi non sappiamo cosa realmente sia accaduto, tuttavia i suini selvatici possono diventare pericolosi soprattutto se in branco e con i cuccioli al seguito, perché vedono l’uomo come una minaccia”.
Probabilmente poi alcuni di questi suini sarebbero stati soggetti a ibridazioni con altri cinghiali.
Daniele Mondello e lo sdegno manifestato nei social
Intanto Daniele Mondello, marito di Viviana e padre di Gioele, condivide dei video su Facebook in cui si vedono degli operatori impegnati nelle ricerche del piccolo che però sembrano cercare superficialmente. “Questo video me l’hanno mandato. Non so cosa pensare. Lo stavano cercando così a mio figlio?”.
Le parole taglienti di Mondello sicuramente mostrano il dolore per quanto successo e la frustrazione per gli innumerevoli giorni di ricerca. Mondello però ribadisce più volte la sua gratitudine nei confronti di tutti i volontari e di Giuseppe Di Bello, ex carabiniere che ha trovato il corpicino dilaniato.
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