Voghera, assessore spara in piazza e uccide un uomo. È scontro su legittima difesa
Ai domiciliari Massimo Adriatici, avvocato e assessore alla sicurezza del Comune di Voghera, indagato per eccesso di legittima difesa
Nella serata di ieri, nel Comune di Voghera (Pavia), l’assessore alla Sicurezza ha sparato un colpo d’arma da fuoco e ha ucciso un uomo. La vittima è Youns Boussetaoui, 39 anni, di nazionalità marocchina. Il fatto è avvenuto a piazza Meardi intorno alle 22:30. Sembra che Boussetaoui fosse già noto alle Forze dell’ordine, pluripregiudicato e segnalato per diversi reati, nonché descritto come spesso violento.
Il fatto: la lite, lo spintone, il colpo accidentale
Stando alle prime ricostruzioni, il colpo sarebbe partito al culmine di una lite fra i due, avvenuta davanti a un bar. Adriatici, avvocato e assessore alla Sicurezza nella giunta di centrodestra, guidata dal sindaco Paola Garlaschelli, era regolarmente in possesso dell’arma, e la stava impugnando proprio nel momento in cui è partito il colpo accidentale.
Dopo aver ricevuto il colpo in pieno petto, vicino al cuore, le condizioni della vittima sono passate da stabili a gravi rapidamente, fino al suo decesso avvenuto nella notte. L’assessore dovrà ora rispondere al reato per eccesso colposo in legittima difesa. Stando a questa prima ricostruzione dello stesso Adriatici, infatti, l’assessore sarebbe caduto a terra a seguito di uno spintone dato dalla vittima, e dall’impatto col suolo sarebbe partito un colpo. L’avvocato si trova in questo momento ai domiciliari con l’accusa di omicidio volontario, in attesa che l’autorità giudiziaria valuti l’accaduto. Per la vittima è stata predisposta l’autopsia.
“Legittima difesa è se sparo per evitare che qualcuno spari a me”
Lo stesso Adriatici, in un’intervista alla Provincia Pavese del marzo 2018 affermava: “L’uso di un’arma deve essere giustificato da un pericolo reale, per la persona che la usa, per le sue proprietà o quelle altrui. Ma questo non significa farsi giustizia da soli. Ovvero, la legittima difesa si configura se sparo per evitare che qualcuno spari a me, o non ci sono altro mezzi per metterlo in fuga ed evitare che rubi. Sparare deve essere l’extrema ratio, l’ultima possibilità da mettere in atto se non ne esistono altre”.
L’opinione si divide, Far west o gesto inevitabile?
La vicenda ha assunto subito i connotati di un dibattito politico sulla legittima difesa. C’è chi si schiera senza riserve accanto all’avvocato ed ex poliziotto, come l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, che dichiara che non è altro che un episodio di legittima difesa.
In sua difesa è intervenuto anche Matteo Salvini, che ha dichiarato “La difesa è sempre legittima” e ha pubblicato questo video su Facebook.
C’è anche invece chi condanna fermamente il gesto, come il senatore del Pd Alan Ferrari che ha definito il fatto “grave e preoccupante”, una situazione che potrebbe “finire fuori controllo e farci sconfinare nella barbarie. In un paese civile e democratico un assessore non spara a una persona”.
Segue il pensiero il sindaco di Firenze, Dario Nardella e la deputata Movimento 5 Stelle Valentina Barzotti, che parla invece di una vicenda inquietante, e paragona quanto accaduto a una vicenda “da Far West”.