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Volley, morto Bebeto. Il Ct dell’Italia mondiale

Il brasiliano stroncato da un infarto a Belo Horizonte. Aveva 68 anni

Il suo nome rimarrà per sempre legato a quell'oro che portò l'Italia della pallavolo sul tetto del mondo. Era il 1998 a Tokyo. Il mondo dello sport è in lutto per Paulo Roberto de Freitas, noto come Bebeto, scomparso a 68 anni per un infarto. Il grande allenatore brasiliano è morto a Belo Horizonte, all'interno del centro tecnico dell'Atletico Mineiro, club calcistico per il quale lavorava da qualche anno come dirigente, perché dalla fine degli anni '90, dopo il trionfo iridato sulla panchina dell'Italvolley, era passato ad occuparsi di calcio.

Bebeto aveva guidato gli azzurri al titolo mondiale, dopo aver raccolto la pesante eredità di un altro c.t. vincente: Julio Velasco. L'anno dopo aver trionfato sulla panchina dell'Italia, il coach aveva deciso di tornare in patria sostituendo le ginocchiere con i tacchetti del calcio, per l'Atletico Mineiro. Era passato poi al Botafogo, polisportiva carioca di cui è stato anche presidente dal 2003 al 2008. Tornato a Belo Horizonte era diventato assessore allo Sport nel governo cittadino. Bebeto si è sentito male dopo aver preso parte, come dirigente, alla conferenza stampa di presentazione della squadra di football americano dell'Atletico Mineiro (che, come il Botafogo, è una polisportiva). A stroncarlo è stato un infarto, inutili si sono rivelati tutti i tentativi di soccorrerlo, anche tramite l'arrivo di un elicottero sul posto. In Italia Bebeto aveva lavorato e vinto scudetti e coppe anche per squadre di club, precisamente a Parma, allenando la Maxicono dal 1990 al 1994.

 

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