Volodymyr Zelensky: “servitore del popolo” tra fiction e realtà
Qual è la storia del presidente ucraino Zelensky, diventato simbolo della resistenza nel conflitto contro la Russia? Dalle fiction alla politica una carriera come servitore del popolo
Con lo scoppio della guerra in Ucraina l’attuale presidente Volodymyr Zelensky è diventato un’icona della resistenza del popolo ucraino contro l’invasione russa. Come un paladino della giustizia e della lotta è stato immortalato con la divisa militare pronto a combattere al fianco delle forze armate ucraine.
Tuttavia, è importante capire anche al di fuori del simbolo che oggi Zelensky è diventato.
Chi è Zelensky al di fuori del suo ruolo politico?
Volodymyr Oleksandrovyc Zelensky è nato e cresciuto a Kryvyj Rih in una famiglia di origine ebraica e di madrelingua russa.
Laureato in giurisprudenza all’Università Economica Nazionale di Kiev, lascia la via forense per dedicarsi a quella dello spettacolo. Infatti, inizia fin da subito la sua carriera di attore.
Successivamente fonda la casa di produzione Kvartal 95 che ha prodotto diversi film, cartoni animati e serie tv. Diventa ufficialmente famoso per i suo sketch comici.
Dopo aver vinto la versione ucraina di Ballando con le stelle nel 2006, successivamente ha doppiato il ruolo di Paddington nell’omonimo film su un giovane orso che visita Londra.
Tuttavia, è stato il suo programma televisivo “Servant of the People“, ossia servo del popolo, a catturare l’attenzione del paese verso di lui. Il programma è andato in onda per la prima volta nel 2015 e Zelensky interpretava un professore liceale che repudiava la corruzione quotidiana ucraina.
Sulle orme da presidente in una fiction con il partito Servo del popolo si candida nella realtà alle elezioni del 2019 per l’elezioni del presidente dello stato ucraino. Con l’omonimo partito vince l’elezioni avendo un successo senza precedenti. Oltre il 73% dei cittadini lo hanno scelto come sostituito del precedente presidente Poroshenko.
Già al primo turno era stato il primo candidato ottenendo il 30% degli aventi diritto e il 25% nelle zone del Donbass sotto il controllo dell’Ucraina.
La famiglia Zelensky
Molti membri della famiglia Zelensky avendo un background ebreo sono morti durante l’Olocausto. Tuttavia, suo nonno prese servizio nella seconda guerra mondiale come ufficiale dell’esercito sovietico. Il padre era un matematico, mentre sua madre un ingegnere. Scelsero di rimanere in Ucraina nonostante altri ebrei partirono per gli Stati Uniti o Israele quando l’ex Unione Sovietica permise loro di emigrare.
In base a quanto riportato dal The Wall Street Journal lo stesso Zelensky non avrebbe rivendicato la sua identità ebraica in quanto religiosa, ma considerandola come un’origine tipica delle famiglie sovietiche.
Nonostante l’Unione Sovietica, compresa l’Ucraina, per tanto tempo aveva costretto gli ebrei a nascondere la loro identità, secondo da un sondaggio riportato nell’articolo del Pew Research Center risalente al 2019 soltanto il 5% degli ucraini non era disposto ad accettare gli ebrei come concittadini, rispetto al 18% in Polonia, al 19% dei cechi e al 22% in Romania.
Zelensky come simbolo di resistenza nel conflitto russo-ucraino
Con lo scoppio del conflitto il 24 febbraio, inizialmente il presidente ucraino aveva aspettato un po’ prima di rafforzare le difese dei confini. Una volta attaccati i centri urbani come Kiev ha cominciato la sua propaganda di esortazione alle armi.
Uno dei video diventati virali è quello in cui lo stesso Zelenshy afferma “Il leader della fazione è qui, il capo dell’ufficio del presidente è qui, il primo ministro Shmygal è qui, è qui Podolyak. Il presidente è qui. Siamo tutti qui, i nostri militari sono qui, i cittadini della società sono qui. Siamo tutti qui, a difendere la nostra indipendenza, il nostro paese. Gloria ai nostri soldati, gloria all’Ucraina“.
Con una presidenza fondata sulla lotta contro la corruzione degli oligarchi, invita tutti i leader europei a prendere una posizione e ad aiutare l’Ucraina in quanto paese europeo.
Il messaggio forte che Zelensky chiede è quello di dire no alla guerra e ai crimini contro l’umanità che sta commettendo Putin nei confronti del popolo ucraino.
Il video ha ricevuto tantissime visualizzazioni su vari canali social. Una delle strategie comunicative del presidente ucraino si fonda proprio sulla digitalizzazione dell’amministrazione. Per questo motivo la sua comunicazione è basa su una strategia che usa i social network come mezzo di comunicazione.