We Run Rome 2018: per un giorno almeno, Roma dimentica tutti i guai
Per un giorno almeno, Roma dimentica tutti i guai che l’affliggono durante l’anno
Per un giorno almeno, Roma dimentica tutti i guai che l’affliggono durante l’anno. Le ansie di un traffico insostenibile, le vicissitudini e le polemiche per i rifiuti sparsi quasi ovunque e si fa bella e pimpante per il 31 Dicembre, per l’ormai consueto appuntamento con la WE RUN ROME 2018, tradizionale evento di atletica, agonistico e non, da 5 e 10 chilometri, arrivato quest’anno alla settima edizione, organizzato da Atleticom, grazie ai contributi della Regione Lazio, il patrocinio del CONI e del Comune di Roma, e già parte integrante del calendario nazionale di atletica e il riconoscimento Fidal (Federazione di Atletica Leggera) Silver Label.
La corsa è una festa vera e propria, un’esplosione di allegria condita per il 2018 dalla fiammante divisa rossa dei partecipanti, dove Roma rivela per chi ancora non lo sapesse, lungo il percorso della gara, un fascino assolutamente imbattibile. Roma unica. Non saranno oltre 52.000 gli arrivi – come alla Maratona di New York – ma gli ottomila che anche quest’anno hanno corso e celebrato Roma e lo sport, rappresentano davvero un bel numero di iscritti. Grandi e piccini, professionisti e non, romani e turisti, tutti hanno approfittato dell’occasione ghiotta, per prendere Roma per mano ed ammirarla ed accarezzarla lungo un itinerario da sogno, montato come in un film, illuminato da una fotografia mozzafiato e da un caldo sole primaverile di ben 14 gradi.
Partiti tutti alle 14, in un tripudio di cori festanti che hanno anticipato di qualche ora i botti proibiti della mezzanotte, tra palloncini colorati che s’involavano dalle Terme di Caracalla, attraverso Circo Massimo, Piazza Venezia, Via del Corso, Piazza di Spagna, Piazza del Popolo, Pincio, Villa Borghese, Via Veneto, Fori Imperiali …per ritornare finalmente al traguardo delle Terme da dove si era partiti. Una roba pazzesca, un concentrato di stupore da far levare il cattivo umore a qualsiasi denigratore della Città Eterna. Per la cronaca, dopo una corsa di venti minuti (per chi è stato il più bravo, sino alle due ore circa per gli ultimi) col naso tutto il tempo all’insù, la WE RUN ROME 2018 da 10 chilometri competitiva, è stata vinta da Daniele Meucci, un vero protagonista che non ha tradito le aspettative e i pronostici pre gara. Primo un Italiano dunque, davanti al keniano James Kibet, che era il campione uscente. Poi gli altri, via via, uno alla volta, con la mano a schiacciare il tempo sul cronografo, con le braccia alzate, sorridenti, esausti, provati ma felici e soddisfatti al traguardo. Una medaglia era pronta per tutti e quel che contava era davvero stare bene tutti insieme.
Quando si chiude la WE RUN ROME 2018 scende un velo di quella malinconia complice dei momenti di stanchezza dopo il dì di festa, pur se i festeggiamenti della mezzanotte sono solo a qualche ora di distanza e più di un calice di champagne ci annebbierà quel velo; percorrendo a ritroso il percorso, dal fiume di gente al fiume che scorre lento sotto gli argini di Lungotevere, la musica della premiazione si abbassa – proprio come la luce dolce sul Palatino, Roma, la nostra amata e tanto bistrattata città si lecca le ferite come una gatta che si rannicchia, lei è sempre meravigliosa, lei merita molto di più dell’affetto di migliaia durante una corsa. Sarebbe un sogno poterla vivere ogni giorno con questa dolcezza. Ma via gli affanni, riprendiamo a correre verso un nuovo anno e una nuova vita, la speranza ci sosterrò sempre sino al traguardo.