WWF in prima linea per salvare il Lupo, Flash Mob in Campidoglio
Oltre 140mila persone hanno sottoscritto la petizione #soslupo contro gli abbattimenti legali. Il WWF rilancia l’iniziativa
"A 50 anni anni dalla sua nascita in Italia il WWF continua ad essere in prima linea per la tutela del lupo. In questa azione è sostenuto da oltre 140mila persone che hanno sottoscritto la petizione #soslupo e da appassionati come i ballerini di tango che in centinaia oggi hanno animato 10 piazze italiane per il Flash mob "Balla coi Lupi".
A Roma, in piazza del Campidoglio, tutti insieme hanno chiesto di tutelare una specie che è già stata negli anni '70 sull'orlo dell'estinzione e che oggi rischia di nuovo di essere decimata. Purtroppo il nuovo "Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia" proposto dal Ministero dell'Ambiente rende possibile applicare su tutto il territorio nazionale una deroga che consente, su richiesta delle Regioni, l'abbattimenti che potrebbero arrivare fino a 60 lupi ogni anno, con l'obiettivo di ridurre il conflitto con gli allevatori, colpiti dalle predazioni del lupo, ma anche da quelle molto più numerose dei cani randagi e dalle specie ibride.
Oggi, il 15 – 20% della popolazione di lupi in Italia viene uccisa dal bracconaggio e per altre cause antropiche. Oltre 300 lupi muoiono ogni anno (quasi uno al giorno) nel nostro Paese, la metà (in media quasi uno ogni 2 giorni) dei quali a causa di un diffuso bracconaggio o per pratiche illegali come l'utilizzo di lacci e bocconi avvelenati.
Il Piano proposto dal Ministero dell'Ambiente prevede molte azioni che vanno nella giusta direzione, individuando obiettivi come un maggior controllo del randagismo canino, la promozione di tecniche e strumenti per la prevenzione dei danni alla zootecnica, una gestione più efficiente dei rimborsi dei danni subiti dagli allevatori, una attività di censimento e ricerca scientifica sul lupo coordinata a livello nazionale.
Prima di ipotizzare abbattimenti legali il WWF ritiene essenziale proprio dare attuazione a tutte le azioni contenute nel Piano ministeriale diverse dalla uccisione di questo splendido animale selvatico, destinando a queste azioni le necessarie risorse finanziarie su scala nazionale, in modo che gli oneri della tutela del lupo non siano scaricati solo sulle Regioni". Così il comunicato stampa del WWF.