Youtube come TikTok, in arrivo modifiche e aggiornamenti per i “video brevi”
La piattaforma starebbe apportando modifiche per ridurre il “gap” con TikTok, migliorando la monetizzazione per i content creators
La competizione con TikTok sta affascinando anche un colosso come YouTube. E’ notizia di queste ore che la piattaforma web che consente la condivisione e visualizzazione in rete di contenuti multimediali, sta cercando di modificare alcune sue caratteristiche per competere con uno dei social network più utilizzati del momento.
La fama di TikTok
TikTok e soprattutto, il suo sistema di video brevi sta sempre più spopolando, tra i giovani e non solo.
Lanciato per la prima volta come Musical.ly, TikTok oggi può vantare un grandissimo successo globale. Nel 2021, il social network cinese ha fatto registrare un nuovo record personale, siglando 1 miliardo di utenti registrati, risultato più che ragguardevole calcolando che non ha ancora compiuto il decimo anno di età.
Tramite l’applicazione, gli utenti possono creare brevi clip musicali di una durata variabile dai 15 ai 600 secondi, con l’eventuale possibilità di modifica della velocità di riproduzione, aggiunta filtri, effetti particolari e suoni ai loro video. In Cina, maggiormente sviluppata attraverso l’integrazione di funzionalità per il dance e l’internet marketing, l’applicazione comporta qualche variazione rispetto a quella pubblicata in Occidente.
TikTok utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare interessi e preferenze espresse e indicate dagli utenti dell’applicazione. In questo modo riesce a personalizzare singolarmente i contenuti ad essi proposti.
Youtube punta a migliorare gli “Shorts”
A giudicare però da quanto si apprende dal New York Times, Youtube si sta accingendo ad annunciare un sistema di monetizzazioni più efficace per i suoi video “Shorts”. Una strategia, per convincere i creatori di contenuti a investire più tempo, elargendo più compensi.
L’idea di YouTube è in arrivo a circa 18 mesi dal lancio di Shorts, il formato di video verticali brevi che avrebbe raggiunto i 30 miliardi di visualizzazioni al giorno.
Secondo il Times, le cui informazioni giungono da una riunione interna della società, dall’inizio del 2023 “Shorts” sarà parte del Programma partner di YouTube. Una pratica che consentirà ai creatori di contenuti di iniziare a ricevere una quota del denaro, originato dal formato di video brevi.
Il vantaggio per i creatori di contenuti
Attualmente, in virtù delle vecchie regole di YouTube, i creatori di contenuti guadagnano se il pubblico guarda almeno 4.000 ore di loro video e vantano una quota pari ad almeno 1.000 iscritti. La novità consentirebbe di ottenere il 45% degli introiti, con il restante 55% da girare a YouTube. Al momento, è bene ricordarlo, la monetizzazione offerta in “Shorts” viene ritenuta insufficiente dalla maggior parte dei creatori di contenuti.
Pochi giorni fa un report interno di Meta, ha dimostrato che TikTok sta riuscendo a battere anche Instagram sul terreno dei video brevi. Secondo le verifiche, gli utenti di Instagram passano complessivamente 17,6 milioni di ore al giorno sui video brevi Reels. Su TikTok invece vengono spese 197,8 milioni di ore ogni giorno, cioè oltre dieci volte di più.