Zaki è stato scarcerato: abbraccio con la madre e le prime parole
Dopo 22 mesi finalmente Zaki è stato scarcerato. “Tutto bene” le sue prime parole: a febbraio la prossima udienza
Patrick Zaki finalmente è stato scarcerato. Lo studente trentenne ha riabbracciato la madre, la sorella e la fidanzata subito dopo la sua liberazione. “Tutto bene” le sue prime parole, seguite poi da un “Forza Bologna“. Queste le sue parole: “Voglio dire molte grazie agli italiani, a Bologna, all’Università, ai miei colleghi, a chiunque mi abbia sostenuto. Sto aspettando, vedrò nei prossimi giorni cosa succede: voglio essere in Italia il prima possibile, appena potrò andrò direttamente a Bologna, la mia città, la mia gente, la mia università“.
L’abbraccio è avvenuto in una stretta via su cui affaccia il commissariato, a Mansura, 120 Km dal Cairo. “Un abbraccio che vale più di tante parole. Bentornato Patrick!” ha scritto il ministro degli esteri Luigi Di Maio sul proprio profilo Facebook.
La prossima udienza e i fatti incriminati
A febbraio 2022 si terrà la prossima udienza di Patrick Zaki, per decidere il suo destino giudiziario. Il trentenne di origini egiziane, quasi 2 anni fa fu accusato, appena giunto in Africa, di propaganda sovversiva per il contenuto di alcuni post pubblicati sul proprio profilo Facebook. Il rinvio a giudizio è stato poi disposto per aver diffuso informazioni che la magistratura ritiene false attraverso tre articoli giornalistici. Una volta in carcere, la sua permanenza, da febbraio 2020, era stata rinnovata di volta in volta sulla base di ordinanze di custodia cautelare. Tuttavia, nonostante la scarcerazione, Zaki non è stato ancora assolto dalle accuse.