Zingaretti: “No alle auto blu”
Il programma per ridurre i costi della politica
"Insieme abbiamo deciso che tutti gli assessori verranno a lavorare la mattina usando i mezzi propri o il trasporto pubblico, proprio come fanno tutti i lavoratori e le lavoratrici", così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso della conferenza stampa di presentazione della nuova giunta.
Dopo i moniti provenienti dalle forze di opposizione – Francesco Storace aveva già ammonito la vecchia compagine governativa guidata da Renata Polverini di ridurre i costi della politica, mentre Davide Barillari, MoVimento 5 Stelle, si era rivolto al neo presidente della regione Lazio chiedendogli di usare biciclette blu e non auto blu -, Nicola Zingaretti ha subito avviato il programma di taglio agli sprechi e ai costi della politica: dopo essersi presentato nel giorno del suo insediamento alla sede regionale della Pisana con la sua auto privata, una Renault Scenic chiara, ha stabilito che tutti gli assessori dovranno comportarsi allo stesso modo, e che la macchina di rappresentanza sarà utilizzata solo per le attività istituzionali.
Il nuovo governatore sta inoltre preparando un pacchetto di risparmi più ampio: oltre al veto di utilizzo delle auto blu, saranno adeguati anche gli stipendi dei consiglieri regionali alle nuove norme (circa 5000 euro al mese), saranno abolite tutte le indennità, e infine verranno introdotte rendicontazioni più trasparenti in virtù di una razionalizzazione delle spese regionali.
“E’ un segnale importante e l’abbiamo voluto fare per dimostrare lo spirito di cambiamento”, ha aggiunto il nuovo Presidente della Regione Lazio.
Ma è il bilancio regionale il primo vero step da superare, che dovrà essere approvato entro il 31 marzo prossimo. A preoccupare il presidente è il pochissimo tempo disponibile per presentare emendamenti che dovranno essere approvati anche dall’opposizione.
Vento di sobrietà ovunque: segnali di vicinanza ai cittadini giungono dalla Chiesa e dalla nuova politica.
Già i gesti di umiltà di Papa Francesco, poi la decurtazione del 30% dei propri stipendi annunciati dai nuovi Presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.
Infine, le nuove misure di Nicola Zingaretti: "Siamo qui al servizio dei cittadini del Lazio. Io sarò un presidente di tutti. Vi chiediamo di aiutarci e noi faremo di tutto per dare grandi segnali di austerità, sobrietà, umiltà e trasparenza per ricostruire la fiducia dei cittadini nella politica".