Zona a luci rosse, no del Prefetto Pecoraro: “E’ favoreggiamento”
Secondo Pecoraro servono provvedimenti diversi e un “dibattito in Parlamento”
"Non ho commenti da fare perché non sono un esegeta delle parole altrui, ho fatti da porre all'attenzione della città e delle forze politiche che giustamente si stanno interrogando" – dice il sindaco di Roma Ignazio Marino a margine della cerimonia all'Altare della Patria per commemorare i martiri delle Foibe (qui il video) in merito al 'no' del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro sulla proposta di istituire a Roma una zona a luci rosse, nel quartiere dell'Eur, avanzata dal presidente del Municipio IX Andrea Santoro (qui i dettagli).
"Mi sono sempre espresso con parole di grande severità nei confronti di ogni fenomeno che porti alla tratta degli esseri umani e alla commercializzazione del corpo delle persone. Chi sfrutta il corpo delle donne, soprattutto quando sono minorenni, dovrebbe essere punito con una severità esemplare" – continua il sindaco.
Sulla questione della zona a luci rosse all'Eur, è intervenuto anche il prefetto Pecoraro. "Non si possono fare, perché significherebbe ammettere la prostituzione, cioè dire che la prostituzione è lecita" – dice, interpellato a margine del Consiglio straordinario sulla sicurezza in Campidolio. "Nel momento in cui si indicano delle zone significa favoreggiamento, cioè indurre a fare prostituzione in quelle zone" – aggiunge.
No zone a luci rosse, ma provvedimenti diversi. "E' una materia molto delicata – continua Pecoraro – Servirebbe sicuramente un dibattito in Parlamento e in Commissione parlamentare per arrivare a una normativa che modifichi la legge Merlin".
Al Prefetto Pecoraro, ha invece risposto Vladimir Luxuia intervenendo a L'Aria che Tira su La7. "Effettivamente il problema della prostituzione di strada esiste. Ma il progetto del IX Municipio non c'entra nulla con il favoreggiamento: Pecoraro deve fare il prefetto e non parlare come un leader di partito perché il favoreggiamento scatta quando qualcuno induce altri a prostituirsi e ne trae un profitto" – osserva Luxuria.
"Il fenomeno della prostituzione di strada è diffuso, riguarda 9 milioni di persone, e ormai è h 24 – aggiunge – Di fronte a questo un sindaco può fare due cose: fregarsene altamente o cercare di regolarizzare il fenomeno. Per me la zonizzazione è solo un modo per regolamentare. Non bisogna essere ipocriti".