Roma, zone a luci rosse all’Eur: al via il Progetto #Michela
Approvato con una memoria di Giunta il progetto del zoning per contrastare la prostituzione
Arriva all’Eur il ‘progetto #Michela’, ovvero la sperimentazione dello zoning, ovvero la zoninzzazione della prostituzione, con una memoria approvata dalla Giunta del Municipio IX. Il progetto vuole contrastare la prostituzione attraverso l’istituzione di alcune ‘isole’, in cui sarà possibile monitorare l’esercizio della prostituzione, con l’ulteriore scopo di promuovere azioni di prevenzione sanitaria e di accompagnamento ai servizi sociali, fino all’avvio di un percorso finalizzato all’abbandono dell’esercizio stesso della prostituzione.
Perché ‘Michela’? Michela: così si faceva chiamare “la prostituta romena miracolosamente sopravvissuta alle torture dei suoi aguzzini, che nel 2012 dopo averle dato fuoco la abbandonarono in un campo” – come spiega ad OmniRoma Andrea Santoro, presidente del Municipio IX, che prosegue: “Il Progetto #Michela parte con l’isituzione formale di un Tavolo di coordinamento al quale parteciperanno servizi sociali municipali, rappresentanti della Asl Rm/C, referenti del progetto Roxanne, gruppo di Polizia Locale e comitati di quartiere. Il Tavolo, con il contributo degli Uffici capitolini e delle Forze dell’Ordine che saranno invitate a partecipare, avrà il compito di presentare il programma di realizzazione sperimentale dello zoning all’interno del Municipio IX”.
Un progetto, quello dello zoning, che si prefigge l’obiettivo “di conciliare il diritto alla sicurezza dei cittadini con l’ampliamento delle garanzie di tutela sociale e sanitarie per chi esercita questa attività. Il coinvolgimento delle associazioni del servizio Roxanne di Roma Capitale garantirà la messa a punto di un sostegno socio-sanitario alle prostitute e soprattutto, attraverso il monitoraggio continuo, sarà indispensabile per contrastare gli odiosi crimini di tratta, di prostituzione minorile e della prostituzione coatta”.
Si procederà dunque con il censimento delle zone dove è presente attualmente il fenomeno e l’individuazione delle isole in cui sperimentare il progetto. “Insieme agli uffici comunali e alle Istituzioni competenti – aggiunge Santoro – valuteremo poi gli strumenti migliori per garantire il controllo del territorio perché non sarà più tollerato l’esercizio della prostituzione e l’adescamento in altre zone che non siano quelle individuate”. Tra le ipotesi per contrastare il fenomeno, anche quella di una maxi-multa per chiunque sia sorpreso al di fuori di queste isole.