Prima pagina » Ambiente » Ztl Roma, rinviato lo stop ai divieti per i veicoli diesel Euro 4 e benzina Euro 3

Ztl Roma, rinviato lo stop ai divieti per i veicoli diesel Euro 4 e benzina Euro 3

La Regione Lazio ha evitato il blocco della circolazione dei veicoli più inquinanti in Fascia Verde in programma il 1° novembre

Traffico

Traffico_pexels-life-of-pix

È ora ufficiale: i divieti inizialmente previsti per i veicoli diesel Euro 4 e benzina Euro 3 nella nuova ZTL Fascia Verde di Roma non entreranno in vigore. La Regione Lazio ha approvato una delibera cruciale che sospende le restrizioni originariamente proposte nel Piano di risanamento della qualità dell’aria, prendendo atto delle misure alternative suggerite dal Comune di Roma.

Un pacchetto di interventi per snellire il traffico di Roma

Questo pacchetto di interventi, frutto di un intenso lavoro congiunto tra le istituzioni, ha evitato l’esclusione dalla circolazione di circa 350.000 veicoli. Il divieto, previsto per il 1° novembre, avrebbe obbligato molti cittadini romani, spesso impossibilitati o non interessati a utilizzare il trasporto pubblico, a sostituire le proprie auto.

La sospensione dei divieti riguarda esclusivamente i veicoli diesel Euro 4 e benzina Euro 3, mentre resta confermato il blocco per le auto più vecchie, ovvero quelle Euro 0, 1 e 2. Rimane invece un’esenzione per i veicoli e le moto storiche, una concessione che ha placato le proteste dei proprietari di questi mezzi.

“Durante la Giunta regionale di oggi abbiamo approvato con delibera la proposta di rimodulazione da parte di Roma Capitale degli interventi in materia di limitazioni al traffico veicolare con decorrenza dal 1° novembre 2024. Viene dunque confermata la proroga per l’ingresso nella Ztl fascia verde di Roma per le auto e veicoli commerciali diesel euro 4 e rimandato il divieto per i diesel euro 5. Ma le azioni della Regione Lazio per garantire una buona qualità dell’aria, e non incorrere in nuove sanzioni da parte dell’UE, non si fermeranno qui.

Abbiamo una visione precisa su come incidere in maniera significativa, convinti come siamo che il nostro ruolo non sia solo quello di dettare regole in sinergia con le altre istituzioni ma anche di offrire un aiuto concreto alla cittadinanza sui cui non deve gravare il peso economico di questa fase di passaggio”. Lo dichiara l’assessore all’Ambiente, alla Transizione Energetica, al Turismo e Sport, Elena Palazzo.

Stop ai divieti anche per via delle proteste dei cittadini

Le proteste contro la ZTL Fascia Verde, in particolare contro i divieti per i diesel Euro 4 e le auto a benzina Euro 3, sono esplose nei mesi scorsi. Numerosi cittadini, preoccupati per l’impatto economico che il provvedimento avrebbe avuto, avevano chiesto alle istituzioni un approccio più flessibile e graduale. La crisi economica e l’inflazione, che hanno ridotto il potere d’acquisto di molte famiglie, avrebbero reso difficile per molti romani l’acquisto di nuovi veicoli meno inquinanti, aggravando una già complessa situazione sociale ed economica.

Lo stop ai divieti non rappresenta però un passo indietro nella lotta contro l’inquinamento atmosferico. Comune di Roma e Regione Lazio hanno infatti lavorato insieme per sviluppare un pacchetto di misure alternative mirate a migliorare la qualità dell’aria senza penalizzare troppo la mobilità dei cittadini. “Al risultato di oggi – spiega l’assessore Palazzo – siamo arrivati grazie a un attento lavoro di analisi dei dati sulla qualità dell’aria raccolti da Arpa Lazio che ci permette di dire che le misure compensative indicate da Roma consentono, al momento, di rimandare ancora per un anno i divieti, escludendo la necessità di avviare il sistema di accessi in deroga e del Move-in. 

La qualità dell’aria nella Capitale

Resta tuttavia per noi prioritario garantire la tutela della salute della cittadinanza. Abbiamo già dato mandato ad Arpa di rimodulare il Piano di Risanamento, fermo al 2022. Entro la fine del 2024, l’Agenzia ci consegnerà il nuovo report sulla qualità dell’aria che sarà alla base dei prossimi interventi. Nel frattempo, stiamo lavorando su più fronti: con uno stanziamento di 3 milioni di euro abbiamo dato il via al bando caldaie, rivolto ai comuni della Valle del Sacco e all’agglomerato di Roma per la sostituzione degli impianti di vecchia generazione, e al bando per l’installazione di colonnine di ricarica elettrica per le auto diretto ai Comuni del Lazio, esclusa Roma Capitale, con uno stanziamento di 1 milione di euro”.

Una delle misure più rilevanti riguarda la limitazione delle emissioni derivanti dagli impianti di riscaldamento domestico, in particolare le caldaie dei condomini privati, che sono, infatti, una fonte significativa di micro particelle inquinanti. A partire da quest’anno, l’attivazione di questi impianti sarà posticipata di due settimane a novembre e disattivata una settimana prima ad aprile. Inoltre, per tutto il periodo compreso tra il 1° novembre e il 15 aprile, gli impianti dovranno restare spenti per un’ora al giorno, riducendo così il loro impatto sull’ambiente.

Efficientamento energetico e riforestazione per un’aria migliore

Tra le altre misure adottate c’è un forte impulso allo smart working, un’opzione già sperimentata durante la pandemia, che ha dimostrato di poter ridurre il traffico cittadino. Grazie all’accordo raggiunto tra Comune di Roma e i sindacati, migliaia di dipendenti comunali potranno continuare a lavorare da casa, contribuendo così alla diminuzione della circolazione veicolare.

Un’altra iniziativa fondamentale è la progressiva sostituzione dei vecchi autobus del trasporto pubblico con nuovi modelli a basse emissioni. Attualmente sono in servizio 411 autobus elettrici, ma l’obiettivo è ampliare ulteriormente la flotta, in modo da ridurre drasticamente le emissioni inquinanti derivanti dal trasporto pubblico.

Parallelamente, sono in corso significativi interventi di riforestazione urbana. È già avviata la piantumazione di 136.000 alberi su 136 ettari di territorio comunale, con l’ambizioso obiettivo di arrivare a 600.000 alberi entro il 2026. Questa strategia verde mira a migliorare la qualità dell’aria e a creare nuovi spazi di verde urbano per i cittadini.

L’efficientamento energetico delle nostre case

Un altro punto del piano riguarda l’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati. Le strutture comunali stanno progressivamente adottando impianti fotovoltaici e sistemi di riscaldamento a pompa di calore, riducendo il consumo di energia e l’impatto ambientale. Anche i privati sono incentivati a migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni, in linea con le direttive europee per la sostenibilità.

Sul fronte delle infrastrutture per il trasporto pubblico, è in corso un potenziamento della rete esistente, con particolare attenzione alla metropolitana. La prossima apertura, prevista per il 2025, della nuova tratta San Giovanni-Colosseo della Linea C rappresenterà un passo significativo nella riduzione del traffico cittadino, fornendo ai romani un’alternativa di trasporto pubblico efficiente e a basse emissioni.

Il pacchetto di misure alternative proposto dal Comune di Roma è un tentativo di trovare soluzioni innovative che possano migliorare la qualità dell’aria senza imporre restrizioni drastiche e immediate alla mobilità. Resta da vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi, ma la speranza delle istituzioni è che le misure adottate possano portare risultati tangibili in termini di sostenibilità ambientale.